Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 21 Marzo 2018
Un hobby speciale: «Dalla mia casa parlo con il mondo»
Piantedo, Pietro Colli è un radioamatore appassionato. È riuscito a fare collegamenti con ogni angolo del pianeta. «Ci sono in tutto 340 prefissi radio, ne ho raggiunti 331».
Predilige il codice morse, comunica con i luoghi più remoti del pianeta e la sua attività è in continua evoluzione per sperimentare strumentazioni sempre più efficienti. Pietro Colli, 38 anni di Piantedo è un radioamatore appassionato e capace, che di questo particolare hobby riconosce gli «aspetti tecnici ma anche sociali», che ha sfruttato la sua passione nei viaggi in giro per il mondo fino ad arrivare a poter trasmettere – tra i tanti luoghi – anche dalla sala radio della nave corazzata dentro Pearl Harbour alle Hawaii. «Ho iniziato per caso – racconta - nel 1996-97 quando mio fratello voleva installare un cb regalatogli da un amico camionista. La sera ascoltavo persone che parlavano ma non erano camionisti e da lì è scoccata la scintilla. Ho fatto pratica nella cb ampliando sempre di più la stazione e le antenne, facendo esperienza con apparecchiature, costruendole da solo, studiando sui testi e sempre più imparando da altri amici che man mano conoscevo».
Negli anni 2000 comincia con i collegamenti in diretta a lunga distanza:«La propagazione in quel periodo era molto buona e con mezzi modesti si potevano fare buoni collegamenti. Oggi - spiega - siamo in un periodo in cui il ciclo solare è basso e si fa molta più fatica. L’attività radio è regolata dall’attività solare che facilita o meno la propagazione dell’onda. Questo fenomeno è ciclico e segue un andamento con periodo di 11 anni. La distanza del collegamento dipende dalla frequenza scelta, dall’orario, dalle antenne, dalla potenza di emissione e soprattutto dal posto in ci si trova. Qui da noi è molto più difficile rispetto a altre zone aperte perchè siamo protetti dalle montagne».
I contatti con gli altri radioamatori avvengono con lo scambio di dati riguardo alla potenza del segnale ricevuto, alle informazioni sul luogo da cui si trasmette e lo strumento utilizzato e poi, se il segnale è sufficiente, si parla di ciò che si preferisce.
«Ho fatto collegamenti in tutto il mondo – spiega Pietro Colli - sia in zone facili che più remote totalizzando la quasi completezza dei paesi di tutto il mondo, che è diviso in prefissi radio che sono in totale 340. io ne ho raggiunti 331». Un fatto non consueto per un radioamatore, perchè non semplice da realizzare. «Ho partecipato a parecchie gare di trasmissione e ricezione – racconta Pietro Colli - contest dedicati a questa attività, ottenendo buoni risultati e parecchi diplomi e facendo amicizia in un percorso di quasi vent’anni con tante persone in tutto il mondo». Sottolinea un aspetto importante:«L’uso radioamatoriale non è pericoloso per l’uomo. La trasmissione non è mai continua come per le emittenti radio o tv. Le frequenze usate sono basse ed è per questo che abbiamo antenne grandi. Più la frequenza è bassa e più grande è la lunghezza d’onda, al contrario di frequenze alte tipo quelle di telefonini».
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