
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 20 Febbraio 2025
Ubriaco in bicicletta, rifiuta l’alcoltest: condannato
Talamona
Girava per le vie di Talamona in bicicletta, zigzagando e mostrando chiaramente che non era in grado di condurre nemmeno il velocipede per via dell’alcol che aveva assunto. Quantificare lo stato di ebbrezza, però, non è stato possibile con certezza, perché l’uomo di 39 anni finito in tribunale in questi giorni si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test dopo essere stato fermato dagli agenti della Polizia stradale.
L’episodio non è recente, risale al 6 dicembre del 2022, ma è venuto alla luce solo ora per via, appunto, del processo in tribunale a Sondrio. La vicenda è senza dubbio curiosa, perché se di persone accusate di guida in stato di ebbrezza alcolica se ne vedono molte, è certo più raro che la stessa accusa venga mossa nei confronti di un ciclista. Raro, ma non per questo impossibile.
L’imputato è un uomo della Bassa Valtellina, con alle spalle altri problemi di questo tipo. Quel giorno, un mercoledì, quando non era ancora sera, era stato fermato da una pattuglia della Polstrada perché, in sella alla sua mountain bike per le strade di Talamona, mostrava evidenti difficoltà. Gli agenti per ben tre volte hanno cercato di fargli l’alcol test, ma lui ha ripetutamente rifiutato l’accertamento. Da qui l’accusa penale, poiché In caso di rifiuto dell’accertamento della guida in stato di ebbrezza sono previste le stesse sanzioni penali dettate per i casi di guida in stato di ebbrezza in cui il tasso alcolemico supera 1,5 g/l. E poco importa che l’uomo non fosse alla guida di un’auto ma di una bici, perché la legge è chiara: è vietato guidare - qualunque sia il mezzo utilizzato - sotto l’influenza di alcol o sostanze stupefacenti.
Il valtellinese a processo è stato, infatti, condannato: quattro mesi di arresto e 1.400 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. La pena detentiva è stata però sostituita con 125 giorni di lavoro di pubblica utilità da svolgersi presso la comunità terapeutica “Crescere insieme” di Pavia. Saranno i carabinieri della città lombarda a verificare l’effettivo svolgimento dei lavori socialmente utili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA