Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 12 Luglio 2018
«Troppe divisioni, non sappiamo
come fare turismo»
Gerola, il sindaco Acquistapace punta il dito: «Eventi gemelli promossi e gestiti in maniera disgiunta». Bonetti (Mello): «Nelle sagre non ci sono quasi mai vini locali».
«Non sappiamo fare turismo. Lo dimostrano due consorzi su un territorio ristretto come il nostro mandamento, ma lo dimostra anche la promozione e gestione di due eventi gemelli che avviene in maniera disgiunta». Lo ha detto il sindaco di Gerola Alta, Rosalba Acquistapace nella discussione nata martedì durante la presentazione di Gustosando. Presente parte del cda del Consorzio turistico Valtellina di Morbegno, ospite il presidente del Consorzio turistico di Morbegno, davanti a diversi sindaci del mandamento, la padrona di casa non ha risparmiato una critica sulla situazione generale del comparto turistico locale.
«Parole lodevoli – ha detto il presidente del Valtellina di Morbegno, Luca Della Sale –, personalmente ho sempre sostenuto che promuoversi e proporsi come “Valtellina” ha un valore maggiore e un maggiore ritorno. A caduta, questo vale anche su un territorio più ristretto come è quello mandamentale nel quale operiamo». Punto dolente anche «l’utilizzo del marchio “Valtellina” - ha detto Acquistapace - è assurdo che per utilizzarlo si debba fare specifica richiesta a chi detiene il marchio, che di fatto è di tutti i Comuni valtellinesi, e sostenere un costo». Sulla questione dei due Consorzi turistici, ancora Acquistapace ha sostenuto che «la divisione è già grave così. Eventi gemelli come le Cantine di Morbegno e Gustosando dovrebbero quantomeno essere veicolati insieme».
Su questo punto, il presidente del Consorzio di Morbegno, Giandiego Amira, ha commentato che «la collaborazione c’è, capiremo su che cosa». Tra i motivi dell’affermazione sull’incapacità di fare turismo, il sindaco di Gerola ha parlato anche di «operatori da formare, alberghi che anche in una città come Morbegno sono impresentabili e in generale incapacità di essere uniti nella promozione. Nel nostro piccolo, da quando abbiamo costituito l’Ecomuseo cerchiamo di invertire almeno in Valgerola questa tendenza: coordiniamo gli eventi, coinvolgiamo tutti i Comuni, ad esempio per questa tappa del Giro Rosa, e in generale presentiamo insieme l’offerta da Cosio Valtellino a Gerola Alta».
Riguardo la capacità di unirsi è intervenuto anche il sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti, che non ha risparmiato una critica: «Abbiamo prodotti tipici locali di eccellenza – ha detto –, ma abbiamo anche vini locali, quelli della costiera dei Cech, che sono cresciuti negli anni e tutti sappiamo il valore del lavoro di chi li produce non soltanto per la qualità, ma anche per il ruolo nel mantenimento del paesaggio e del territorio. Eppure, se guardo al di fuori del mio paese che è attentissimo a questo aspetto, quasi sempre vedo sui tavoli di sagre e feste vini di tutt’altre zone, scelti magari per avere un minimo risparmio, ma certamente in totale dispregio di quella logica di promozione intelligente che abbia uno sguardo al di fuori del proprio orticello».
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