Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 07 Febbraio 2018
Travolto dalla valanga, è fuori pericolo
Indagini in corso per capire le cause
Simone Zecca, scialpinista di 48 anni di Regoledo di Cosio, sta meglio. Intanto i carabinieri sono all’opera per individuare cosa sia accaduto in alta Val Caronella.
È fuori pericolo e potrà fare rientro a casa a breve Simone Zecca, lo scialpinista di 48 anni di Regoledo che domenica scorsa è rimasto vittima di una valanga scesa in alta Val Caronella. Le condizioni dell’uomo, 48 anni residente nella frazione di Cosio Valtellino, avevano destato in un primo momento gravi preoccupazioni da parte dei sanitari intervenuti nel soccorso.
Nella serata di domenica, dopo il trasferimento in elicottero dal territorio comunale di Teglio all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il bollettino sanitario si è ridimensionato, tanto da scongiurare il pericolo di vita per il ferito.
La valanga che ha travolto Simone Zecca e il compagno di sci alpinismo, anche lui di Cosio Valtellino, si è distaccata poco prima delle 13,30 sulle cime della Val Caronella, località nel comune di Teglio ma sul versante prealpino delle Orobie. Il distacco nevoso ha investito, anche se in misura diversa, entrambi gli scialpinisti e l’allarme al 118 è stato lanciato da altri escursionisti presenti in zona che hanno assistito all’incidente. Le conseguenze maggiori hanno riguardato Simone Zecca, che nonostante fosse dotato dei dispositivi di sicurezza obbligatori (Aps), è rimasto per diverso tempo sepolto dalla neve che lo ha travolto.
«Lo scialpinista – spiegano dall’ospedale bergamasco dove Zecca è rimasto ricoverato fino a ieri sera – riportava evidenti segni di ipotermia, che hanno imposto un periodo di osservazione oltre ad accertamenti clinici che sono serviti a escludere ulteriori conseguenze legate all’incidente». Per questo nella giornata di ieri è stato accertato il buono stato di salute che lascia ben sperare per il suo ritorno a breve dall’ospedale. Sul luogo dell’incidente erano intervenuti domenica il soccorso alpino della guardia di finanza, nonché i carabinieri della stazione di Teglio che come da prassi hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione l’accaduto.
L’incidente si è verificato a circa 2.200 metri di quota. A quanto sembra, lo scialpinista della Bassa Valle sarebbe stato investito da un accumulo di neve ventata, fenomeno segnalato per la potenziale pericolosità dagli stessi bollettini nivo-meteo, elemento essenziale da consultare in caso di escursioni in ambiente montano nel periodo invernale. Anche nei prossimi giorni sono previste condizioni simili a quelle dello scorso fine settimana: lo stato indicato da Arpa Lombardia è fisso a 3 marcato per oggi e domani su Retiche, Adamello e Orobie, con l’indicazione del problema principale rappresentato dalla neve fresca ventata.
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