Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 18 Febbraio 2020
Traona, il vescovo e rose gialle
per l’addio a suor Anna
Una folla ieri ha riempito la chiesa di Sant’Alessandro. Celebrati ieri anche i funerali di Alda Spini, travolta da una tettoia sollevata dal vento
Rose gialle come quelle che descrisse Bernadette Soubirous sui piedi della Vergine di Lourdes, hanno accompagnato ieri mattina il feretro di sorella Anna Gennai nella chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro a Traona, paese che è stato la sua casa negli ultimi 18 anni. A celebrare il rito funebre è intervenuto il vescovo Oscar Cantoni, affiancato da padre Mario Bongio e dal vicario episcopale don Andrea Salandi e contornato da tantissimi parroci e sacerdoti che hanno voluto rendere omaggio alla religiosa.
Non meno imponente la presenza delle autorità civili e militar. E poi tante persone, traonesi e non solo, volontari della Piccola Opera, operatori del sociale, madri con bambini piccoli, ragazzi, ex amministratori che con sorella Anna hanno collaborato e lavorato su situazioni difficili e che non hanno voluto mancare ieri al momento di preghiera.
Ad aprire la cerimonia è stato il sentito ricordo delle consorelle delle Minime Oblate del cuore immacolato di Maria, che hanno ripercorso la sua vita fin dalle origini toscane dei genitori e dalla sua entrata nelle Minime Oblate nel 1962 che la porta a conclude la sua formazione nel 1970.
Il vescovo Oscar Cantoni ne ha ricordato la figura «tanto conosciuta e stimata dalle famiglie di varie parti della Valtellina come un sicuro punto prezioso di riferimento».
I FUNERALI DI ALDA SPINI
Sempre ieri, a Traona, c’è stato un nuovo lutto e un altro funerale. È nel segno della compostezza, che la comunità di Traona ha dato l’ultimo saluto ad Alda Spini, 77 anni, cinquanta dei quali trascorsi nel paese della sponda retica, pur essendo, lei, originaria di Talamona. Sposata a Gianni Giumelli, è qui, in via Valeriana 41, che ha coltivato il proprio amore per la famiglia, il marito e i figli, Fernando, Diego, Sergio e Mariagrazia. Ed è qui che è ritornata, sabato scorso, una volta ottenuto il nulla osta dell’autorità giudiziaria che ha disposto, sul suo corpo, l’autopsia. Appena sopra la propria residenza, infatti, mamma Alda, martedì scorso, poco dopo le 9, è rimasta vittima di una terribile tragedia, colpita in pieno dalla copertura in legno del tetto di un vecchio rustico, appartenente a una persona del posto. Una folata di vento ha sortito l’effetto di sollevare il rivestimento del vecchio caseggiato, piombato direttamente su via Bombolasca dove, proprio in quel momento, transitava a piedi Alda, di rientro dalla messa mattutina alla chiesetta di Sant’Ignazio, dentro la struttura della Piccola Opera.
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