Tartano: lascia passare alcuni turisti, donna precipita da un ponte e muore

Si è fatta da parte, ai bordi del sentiero per i laghetti di Porcile, a Tartano, per lasciar passare altri escursionisti, come spesso accade sulle nostre montagne quando ci si incrocia e c’è sempre qualcuno che cede il passo. Solo che questa volta, la cortesia è stata fatale ad una escursionista di Milano di 71 anni che ha finito per perdere l’equilibrio e per scivolare di sotto compiendo un volo di una ventina di metri nel torrente sottostante. Il fatto è accaduto ieri mattina, poco dopo le 11, nei pressi dell’unico punto a rischio che si incontra sul tracciato, il ponte in cemento che occorre superare per dirigersi verso i laghetti, zona in cui il cellulare non prende, per cui anche l’attivazione dei soccorsi non è stata immediata.

Il marito della donna, che era con lei, disperato e resosi conto che il cellulare non serviva a nulla in quel luogo, è tornato sui suoi passi ed ha raggiunto a precipizio il rifugio più vicino, il Beniamino, situato a 1.485 metri di quota. Lì ha chiesto di poter chiamare subito i soccorsi, e così è stato fatto, dopodiché ha spiegato per sommi capi ai gerenti l’accaduto ed è ritornato sui suoi passi. L’intervento è scattato in codice rosso e sul posto è giunta l’equipe di soccorso di Elibergamo, che poco ha potuto fare per la donna, di cui ha dovuto essere constatato il decesso e disposto il trasporto sempre in elicottero in camera mortuaria a Morbegno dove è stata ricomposta. Sul posto anche il Soccorso alpino e il Soccorso alpino della Guardia di finanza e grande lo sconcerto anche fra i rifugisti della zona, i titolari del “Il Pirata” e del “Beniamino” per una gita in montagna finita così tragicamente.

La coppia, infatti, era habituè della Val Tartano, conosceva la zona, ed era partita con l’intento di andare in Val Fabiola, invece che ai laghetti, poi, cammin facendo, la decisione di optare per gli stupendi laghetti di Porcile, lo scambio di passo con gli altri escursionisti e la caduta rivelatasi fatale accaduta proprio nel punto sbagliato, perché il ponte è largo intorno al metro e mezzo-due, ma non ha parapetti per cui se ci si scosta troppo verso l’esterno e si vola di sotto il problema si fa serio. E così è stato, purtroppo.

Non l’unico intervento impegnativo svolto ieri dal personale di Areu, dalle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia, e dai tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza e del corpo nazionale, perché è stato un continuo di uscite. Più di 25 quelle che si contavano nel tardo pomeriggio di ieri, vuoi per incidenti motociclistici o ciclistici, vuoi per cadute in montagna. Massima allerta a Teglio, intorno alle 13.30, per uno scontro auto-moto su via Valgella, con convolto un giovane di 31 anni portato in codice giallo, incide di media gravità, all’ospedale di Sondrio, e, poco dopo, altro allarme in Valmadre, a Fusine, per un ciclista di 63 anni caduto in bicicletta portato al Morelli di Sondalo in codice giallo. Intorno alle 15, ancora, in Val Masino, intervento verso il passo del Torrone, in Val di Mello, per un escursionista caduto e portato in ospedale a Sondalo in codice giallo e, infine, alle 16.30, intervento ad Aprica, nella zona del ristoro Aprica, per una donna di 76 anni caduta ed elitrasportata a Sondalo.

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