Tari, a Sondrio solo arrotondamenti nel 2025. Raccolta dell’umido ancora parziale

Sondrio

Tassa rifiuti senza grossi scossoni nel 2025, ma raccolta della frazione organica ancora parziale. Mentre la città è ancora alle prese con il rodaggio del nuovo metodo di raccolta dei rifiuti introdotto a partire dal 3 marzo e che ancora non ha raggiunto tutti i suoi abitanti – mancano ad esempio le frazioni alte come Triangia e Sant’Anna – l’amministrazione comunale si appresta ad approvare le nuove tariffe calcolate sulla base del Piano tariffario trasmesso dal gestore e destinate a coprire tutti i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, compresi quelli di investimento ed esercizio. Il costo totale da coprire è di 4.574.263,93 euro.

Se l’anno scorso la Tari aveva subito un incremento tra il 4 e il 5% per questo 2025 si parla di arrotondamenti verso l’alto nell’ordine dello 0,3 - 0,4% in attesa anche di capire quali saranno le ricadute del nuovo metodo sulla raccolta e sullo smaltimento. Resta la riduzione del 50% per le utenze del Monte Rolla nelle località Rolla Basso e Rolla Alto, Piastorba, Vesolo, Fo Baratta e Forcola e del 30% per quelle di Ligari, sopra Triangia poiché la raccolta viene effettuata con i cassonetti.

Complessivamente le utenze Tari in città sono 15.197 di cui 11.590 domestiche per oltre 1,3 milioni di metri quadrati di superficie e 3.607 non domestiche per 528mila metri quadrati. La gran parte delle utenze domestiche (34,9%) è composta da abitazioni con un solo abitante, il 31% con due; il 16,9% abitazioni con tre componenti; il 14,4% con quattro; il 1,9% con cinque e lo 0,9% con sei o più componenti. La maggior parte delle utenze non domestiche, il 30%, è composta da autorimesse e magazzini senza vendita. Uffici ed agenzie e banche e studi professionali valgono ciascuna il 12% circa.

Come detto le oscillazioni sono quasi impercettibili. Per fare un esempio, al netto di tasse ed addizionali, una famiglia di tre persone che vive in una casa di 80 metri quadrati che nel 2024 pagava 211,19 euro, secondo le simulazioni quest’anno ne pagherà 211,92, lo 0,3% in più pari a 73 centesimi all’anno. O ancora nel caso di abitazione di 57 mq occupata da una sola persona l’aumento è dello 0,35% ovvero 39 centesimi. Nel caso delle utenze non domestiche gli aumenti vanno dallo 0,3 allo 0,7%. A queste tariffe, così come a tutte, deve essere applicato il contributo provinciale del 5%. Se il piano economico finanziario dovesse subire modifiche sostanziali dovute a diversi servizi richiesti dall’amministrazione al gestore o dovessero subentrare variazioni di prezzi di mercato riguardanti gli smaltimenti e altre attività esterne o ancora se dovesse variare la base imponibile (categorie di utenze, superfici, riduzioni applicate) nel corso dell’anno è chiaro che la Tari dovrebbe essere rivista.

Intanto, comunque, secondo i dati messi a disposizione dal Comune il quantitativo di rifiuti prodotti l’anno scorso è di 10.337.147 kg all’anno (32.000 per ciascun abitante); 5.533.417 kg di rifiuti da raccolta differenziata e 4.803.730 di rifiuti avviati a smaltimento. La percentuale di raccolta differenziata è del 53,53%, percentuale bassa, la più bassa della Lombardia, che ha spinto infatti il Comune ad introdurre anche la raccolta della frazione umida chiedendo a Secam, la società interamente pubblica che gestisce la partita, di predisporre il progetto “Differenziamoci”.

A quasi un mese e mezzo dall’introduzione delle novità le cose sembrano funzionare un po’ meglio anche se, a giudicare dai sacchetti lasciati in alcuni punti di raccolta perché non “corretti” contenendo praticamente di tutto, sulla raccolta dell’umido c’è ancora chi deve fare un piccolo sforzo. Nonostante le riunioni e i materiali informativi distribuiti ci sono ancora molte lacune. Vuoti anche nella distribuzione dei contenitori: le frazioni alte li attendono ancora. Anche se non con molta ansia.

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