Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 30 Giugno 2017
Studio sul rumore in via Forestale: ogni anno viaggiano tre milioni di automezzi
Sull’arteria morbegnese che arriva al ponte Vanoni. Il Comune ha affidato l’analisi dell’inquinamento acustico legato all’intensità eccezionale del traffico veicolare.
Ci passano oltre 3 milioni di automezzi nel corso di un anno, merita quindi un attento studio acustico a tutela di chi ci abita e di chi la frequenta. È via Forestale a Morbegno, l’asse viario che collega la parte sud con quella nord della città e la città alla costiera dei Cech. Rispondendo agli obblighi di legge europei, che impongono una mappatura acustica per aree con questa frequenza di passaggi di auto, l’amministrazione comunale ha affidato a un tecnico, l’ingegner Paolo Gallo, lo studio della Forestale, per circa 4mila euro.
«Il dato dei transiti, oltre 3milioni all’anno, è di per sé eclatante - dice il sindaco Andrea Ruggeri - e da solo merita una riflessione importante. Per questo diventa più che mai attuale e urgente l’intervento al ponte Vanoni, che si trova al termine della Forestale, che grazie a una nuova rotonda, permetterà di rendere più sicuro un attraversamento ad alto flusso automobilistico oggi pericoloso». Sotto il profilo acustico i dati rilevati non sono allarmanti, «poiché i decibel non superano la soglia di legge - dice l’assessore all’Ambiente Claudio D’Agata - ne prendiamo quindi atto e ora analizzeremo nel dettaglio le cifre con i tecnici, anche perché, nonostante non esistano situazioni di allarme, è nostra priorità garantire la migliore qualità di vita ai cittadini e valuteremo quindi con gli stessi residenti il da farsi per il futuro, che migliorie potere adottare, prima che l’attuale 38 venga dismessa con la realizzazione di quella nuova».
La normativa europea di riferimento ricorda che l’inquinamento acustico generato dal transito di auto è considerato uno dei maggiori problemi ambientali, con elevato e diffuso impatto sulla popolazione e sull’ambiente. «Gli effetti dell’inquinamento acustico, in termini di disturbo e deterioramento della qualità della vita, sono ampiamente documentati e i più recenti studi a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità riconoscono che gli effetti sulla salute umana costituiscono un serio problema e indicano che l’esposizione al rumore ambientale registra in Europa una tendenza in crescita rispetto ad altri fattori di stress».
Fatte queste premesse, la mappatura sulla via morbegnese, analizzata in diverse fasce orarie (in quelle diurne si concentra il massimo passaggio dei mezzi) è stata eseguita su un tracciato che attraversa una zona prettamente residenziale con l’assenza di attività industriali o artigianali. Si è tenuto conto della presenza, all’incrocio con l’asse ferroviario Colico-Tirano, del cavalcavia che mette in comunicazione la Forestale con la Statale 38. I recettori sensibili dal punto di vista acustico a ridosso dell’asse stradale sono edifici residenziali di due tre piani, di non recente costruzione. A est di via Forestale, a una distanza di circa 140 metri, è presente un complesso scolastico, ma «le emissioni sonore generate dal traffico stradale risultano mitigate dagli edifici che si interpongono tra l’asse stradale e il plesso scolastico», dice lo studio a garanzia dei livelli di inquinamento in quest’area frequentata da un numero elevato di persone.
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