Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 31 Dicembre 2017
Statale colabrodo, buche rattoppate
Viabilità in Bassa Valle: in questi giorni molte le proteste di automobilisti e autotrasportatori per lo stato dell’asfalto. De Campo: «Hanno ripristinato il manto, ma il timore è che alla prossima gelata siamo allo stesso punto».
Emergenza buche sulla statale 38, la criticità si è attenuata. Durante la settimana in Bassa Valle da Cosio Valtellino, fino a oltre Ardenno sui tiri della statale 38 ci sono stati disagi molto marcati per gli automobilisti. Buche corte e molto profonde hanno rappresentato per chi era in viaggio un vero cruccio, il manto sembrava davvero dissestato e di giorno si è assistito, ad esempio alle porte di Morbegno, a veri slalom effettuati dai guidatori per evitare di finire con le ruote nelle piccole e insidiose voragini.
Il problema è stato segnalato anche dagli amministratori pubblici, ognuno ha sottolineato la criticità. Poi nelle ultime ore un accanito lavoro svolto dall’Anas ha posto un argine a molte delle situazioni più dissestate. Ci sono stati rattoppi e normalizzazione di manto. E i turisti che stanno arrivando in queste ore in Valle diretti verso le località sciistiche corrono sulla 38 in maggiore sicurezza. Restano le sottolineature che vengono portate da molti, sui disagi e «l’apprensione» che l’asfalto fragile che copre l’arteria viabilistica principale provoca nelle località. «Abbiamo avuto giorni con l’asfalto tra i peggio messi - ha affermato Matteo Lorenzo De Campo, responsabile degli autotrasportatori della Fai attiva all’interno dell’Unione commercio - si sono viste tante buche in Bassa Valle, ma io direi che il problema ha riguardato gran parte delle nostre strade. E abbiamo anche avuto modo di seguire il lavoro degli operatori addetti al ripristino del manto, che hanno lavorato di notte, sotto la pioggia, per riparare i guasti prodotti dal gelo. Normalizzando, mettendo “toppe” anche perché alcune buche erano davvero rilevanti. Gli avvallamenti sono magari piccoli, ma molto profondi, il problema, per quanto riguarda la pericolosità delle buche - spiega anche - è proprio legato alla profondità, non alla dimensione. La preoccupazione ora - ha aggiunto il sindacalista degli autotrasportatori - è che con la prima pioggia, gelata, nevicata, ci si ritrovi di nuovo con l’asfalto che balla. Forse - ha anche detto - andrebbero previsti interventi continuativi e pianificati, forse si potrebbe prevedere di inserire negli appalti di stesura del manto anche compiti di manutenzione».
Intanto gli amministratori locali tengono alta l’allerta. «Ho visto vere voragini - ha affermato Laura Bonat, sindaco di Ardenno, comune che segnala spesso problemi di asfalto in inverno - si evidenziano in questi casi anche problemi di sicurezza per chi viaggia. Forse sui tratti più sconnessi, intanto che Anas interviene, si potrebbe apporre una segnaletica che indichi le criticità». Attenzione anche da Talamona, dal vicesindaco Andrea Luzzi: «Problema rilevato, da noi forse meno grave che altrove, il tratto di strada è di competenza di Anas, noi comunque vigiliamo».
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