Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 24 Marzo 2018
Sottopassi per gli animali sulla nuova 38
«Così si verificheranno meno incidenti»
Morbegno, sono previste barriere e passaggi studiati per ridurre al minimo i pericoli. Non si è pensato solamente ai cervi, ma anche agli anfibi e alla fauna di piccola taglia.
Mentre proseguono i lavori per la nuova strada statale 38 che a luglio consentirà di attraversare più velocemente la Bassa Valle, si pensa a uno dei molti aspetti legati all’arrivo della nuova viabilità: la convivenza fra l’infrastruttura e il transito degli ungulati che dai versanti montuosi scendono verso il fondovalle e il fiume Adda dove si abbeverano. «Un problema che esiste già adesso nella zona retica, legata alla tutela dei cervi, ma anche alla sicurezza di chi passa con i mezzi sui medesimi tracciati - dice Fulvio Bottà della minoranza comunale morbegnese - con la nuova statale si aggiunge un problema in più».
Una situazione che il sindaco Andrea Ruggeri riconosce. «Da una parte però nel progetto della nuova 38 sono previste barriere e attraversamenti dedicati agli ungulati - le sue parole -. Al tempo stesso ci siamo confrontati con il tecnico faunistico del Comprensorio alpino di caccia di Morbegno per ridurre al minimo i potenziali pericoli di questa convivenza, dagli incidenti stradali che più volte si sono verificati in passato, sino alla salvaguardia dei selvatici, nell’area che va dalla Bosca agli abitati da Campovico, Paniga e Desco, area compresa fra una zona di ripopolamento del cervo, la Colmen, e la nuova 38».
Intanto nel progetto esecutivo della statale 38 sono stati previsti interventi di mitigazione ambientale e di protezione della fauna. Per quanto concerne la componente faunistica nel dettaglio da Cosio valtellino al torrente Bitto la piattaforma stradale per circa 3,5 chilometri realizzata in rilevato costituisce una barriera fisica e il passaggio degli animali è garantito con undici sottopassi faunistici, per i quali sono previste zone di approccio delimitate da reti e rinverdite con essenze fruttifere appetibili per la fauna. Il progetto ha sviluppato tre diverse tipologie di attraversamenti faunistici: uno a esclusivo uso della fauna anfibia (tombotti di 45 centimetri), uno per animali di piccola taglia (tombini faunistici di 150 centimetri) e uno misto per la fauna e ciclopedonale (sottopassi a uso promiscuo).
Poi vi è il tratto di 5,1 chilometri nei comuni di Traona, Civo e Morbegno. «Qui la 38 - spiega Francesco Bongio consulente esterno del Comune di Morbegno - passa esclusivamente in sotterranea nelle gallerie di Selvapiana e Paniga e non costituisce ostacolo alla circolazione della fauna in quanto il territorio non ha subito nessuna variazione a seguito dei lavori». Poi c’è il tratto all’aperto di circa 0,6 chilometri nel comune di Morbegno (zona Torchi Bianchi tra il torrente Tovate e l’imbocco della galleria Paniga) dove il transito delle bestie è garantita al viadotto Tovate (transitando l’alveo del torrente compreso i camminamenti sugli argini) e al nuovo sottopasso carrabile della strada comunale per la frazione dei Torchi Bianchi.
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