Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 08 Aprile 2018
«Sondrio, venti treni scortati ogni settimana»
Il prefetto si è rivolto alla Questura per aumentare i controlli: in arrivo da Milano altri agenti Polfer. «Inoltre Trenord ha assicurato un analogo piano di intervento su base settimanale impiegando guardie giurate».
Più controlli sui treni con Polfer e guardie giurate. Non si è fatta attendere la risposta delle istituzioni dopo l’aggressione subita giovedì sera da un capotreno della Milano-Tirano all’altezza della stazione di Delebio. A poche ore da questo evento, che ha reso necessario il trasporto all’ospedale della dipendente di Trenord ferita e ha determinato l’arresto dell’aggressore, il prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, si è rivolto al questore, Gerardo Acquaviva, per incrementare i controlli.
Gli effetti di questo interessamento sono stati immediati. Il dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria di Milano ha predisposto un piano di potenziamento delle scorte ai viaggiatori e al personale viaggiante con gli agenti della Polfer che intensificheranno i controlli nella tratta Lecco-Tirano, in costante contatto con la sala operativa della Questura di Sondrio.
«Saranno almeno venti i treni scortati su base settimanale - ha sottolineato il prefetto Scalia -. Inoltre la società Trenord ha assicurato un analogo piano di intervento su base settimanale, che proseguirà nei prossimi mesi impiegando sulla medesima tratta delle guardie particolari giurate». Notizie importanti e incoraggianti, che testimoniano ancora una volta l’attenzione concreta dedicata dalla Prefettura e dalla Questura a questa tematica, come del resto avviene per tante altre tematiche connesse alla mobilità e non solo.
Alla Prefettura, così come alle istituzioni, si erano rivolti i sindacati venerdì mattina dopo la triste vicenda avvenuta alla stazione ferroviaria di Delebio. «Abbiamo scritto al prefetto e ci ha risposto immediatamente: per fortuna c’è lui - sottolinea Giorgio Nana dalla Cgil trasporti -. Ma dobbiamo osservare che anche il neo assessore regionale Massimo Sertori è sensibile a questa tematica e sta operando con continuità per risolvere i problemi».
Segnali incoraggianti per i pendolari, insomma, anche secondo coloro che non hanno mai risparmiato critiche alla politica locale e alla Regione, visto che il Pirellone è uno dei proprietari di Trenord. Da Nana, che non può certo essere accusato di insensibilità nei confronti dei cittadini stranieri visto il suo pluridecennale impegno nel sindacato e nella Caritas, arriva anche una richiesta legata al rapporto fra migranti e rispetto delle regole.
È nota, infatti, la correlazione fra cittadini provenienti dai Paesi a forte pressione migratoria e mancato possesso dei titoli di viaggio. Non parliamo di bufale odiose, come quella del profugo in prima classe sul Frecciarossa circolata in campagna elettorale, ma di una spinosa realtà quotidiana. E purtroppo anche le statistiche sulle aggressioni danno indicazioni chiare: i casi più gravi della Lecco-Tirano vedono protagonisti africani e sudamericani.
«Serve una riflessione serena e approfondita su questo problema - spiega -. Da un lato è indispensabile l’educazione di tutti i viaggiatori, eventualmente con iniziative di sensibilizzazione rivolte a specifici gruppi sociali come i migranti. Deve essere chiaro che senza biglietto non si viaggia. Dall’altro è necessario affrontare il problema della mobilità per tutti i cittadini, ad esempio per chi non ha un lavoro e ha necessità di spostarsi per cercarlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA