Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 22 Agosto 2015
Siccità in quota, Bitto a rischio
Ciapparelli: «Gli enti non aiutano»
Grido d’allarme in Bassa Valle. Accuse dagli alpeggiatori alle amministrazioni locali:«Non muovono un dito»
La siccità mette in ginocchio gli alpeggiatori ma «dalle istituzioni c’è solo silenzio verso il mondo contadino di montagna». Il presidente del Consorzio di Salvaguardia del Bitto storico, Paolo Ciapparelli definisce «una vera calamità naturale» la pesantissima siccità che ha colpito questa stagione di alpeggio 2015: «Un grave danno – afferma – in termini di produzione e di gestione del pascolo: 40 giorni di temperature molto al di sopra della norma, nessuna pioggia e il fieno a 2.000 metri sono condizioni che a nostra memoria non si sono mai verificate. Parliamo di una perdita del 25-30% in termini quantitativi. Di fronte a tutto questo però le istituzioni hanno taciuto: non una parola e tanto meno un intervento in emergenza sulla situazione. Tutto il gran parlare intorno al valore del mondo contadino di montagna si dimostra vano di fronte alla totale incapacità di prestare attenzione a problemi enormi come quello di questa annata d’alpeggio. Fa rabbia pensare che a pochi chilometri in linea d’aria, la Svizzera è corsa ai ripari addirittura con voli di canadair per bagnare i pascoli. Ciò che si è verificato quest’anno dimostra quanto le istituzioni siano inadeguate di fronte alle esigenze degli alpeggi e dell’agricoltura montana».
© RIPRODUZIONE RISERVATA