Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 04 Aprile 2019
Scuole e strade sicure, la Provincia di Sondrio investe undici milioni di euro
Il presidente Moretti ha adottato il piano triennale e quello annuale delle opere pubbliche. Tra le proposte la costruzione di un altro ponte a Traona.
Riqualificazione degli edifici scolastici, manutenzione della rete stradale di competenza e dei ponti. Sulla scia di quanto fatto negli ultimi anni, sono questi gli interventi cardine previsti nel programma triennale delle opere pubbliche adottato dal presidente di Palazzo Muzio Elio Moretti in attesa del passaggio in consiglio provinciale. Ammontano a poco meno di 11 milioni di euro, 10,8 milioni precisamente, gli investimenti iscritti nell’elenco annuale (con tanto di priorità indicate) per i quali è previsto l’avvio delle procedure di affidamento nel corso di quest’anno.
I fondi a disposizione provengono sia da finanziamenti statali delle leggi di bilancio 2018 (1,1 milioni di euro) e 2019 (2,8 milioni di euro), sia da risorse regionali (più di 6 milioni provenienti dal demanio idrico). Più di 4 milioni saranno destinati alla manutenzione degli edifici scolastici di proprietà della Provincia che ospitano le scuole superiori e quasi 6 milioni alla manutenzione dei circa 400 Km di strade provinciali (asfaltature, ponti, viadotti, barriere stradali, muri di sostegno, reti paramassi).
«Sono soddisfatto di questo piano perché lo ritengo un programma ricco e ambizioso - dice il presidente Moretti -. Ricco perché in esso sono appostate rilevanti opere, sia in termini economici, che in termini di interventi, volte a garantire e migliorare la sicurezza dei fruitori di strade e scuole. Con un occhio di riguardo agli utenti della rete viaria, oggi sempre più congestionata, e uno ai nostri ragazzi che a scuola devono sentirsi come a casa propria».
E dunque una programmazione che si svolge lungo un doppio binario. In questi anni l’impegno della Provincia sulle scuole per garantire sicurezza ai ragazzi è stato massimo. E anche in questo bilancio, palazzo Muzio dedica una parte importante delle risorse alla sistemazione degli edifici scolastici.
I finanziamenti maggiori interessano il Pinchetti di Tirano a cui sono destinati 750mila euro per il rifacimento della copertura e 500mila per la messa in sicurezza e l’adeguamento alla normativa antincendio, il Crotto-Caurga di Chiavenna destinatario di 400mila euro, il Besta-Fossati di Sondrio (300mila euro per la realizzazione di un impianto sportivo), l’Alberti di Bormio (300mila) e il Nervi-Ferrari di Morbegno cui vanno 240mila euro: per tutti e due i fondi serviranno alla messa in sicurezza e l’adeguamento antincendio. Per quanto concerne la rete viaria, invece, il programma prevede 875mila euro per la manutenzione del ponte sull’Adda a Traona (altri 500mila sono iscritti per il 2020) e 260mila per quello a Dubino, 350mila euro per il bivio della strada di Bema sulla strada del Passo San Marco e 697mila euro per la manutenzione straordinaria delle strade del Passo del Gavia e Orobica.
A questi si aggiungono i cantieri che apriranno nei prossimi mesi: la galleria artificiale del Ruinon a Valfurva, l’adeguamento della strada delle Motte di Oga a Valdisotto, la manutenzione del ponte di Stazzona a Villa di Tirano e di quello sul torrente Vicima a Tartano, la messa in sicurezza della strada per il Passo San Marco e l’allargamento della strada dei Cech occidentale a Mantello. Sono invece già in corso i lavori per la variante di Uzza a Valfurva, per l’allargamento della strada della Val Masino e per la messa in sicurezza della strada della Valgerola
«Quelli in programma sono interventi che rappresentano solo una parte di ciò che è all’attenzione degli amministratori - ancora Moretti -, su altre importanti opere ci si sta adoperando, anche con minuziose valutazioni, affinché possano, in futuro, essere inserite in atti di programmazione a medio termine. Ne è un esempio la proposta di realizzazione di un nuovo ponte a Traona in affiancamento a quello esistente per garantire la sicurezza, tema che ritengo fondamentale».
Moretti non fa mistero delle difficoltà in cui si trovano ad operare gli uffici provinciali a causa dei tagli al personale imposti dal blocco del turn over che ha portato ad una riduzione del numero dei dipendenti di oltre il 30% nell’arco di pochi anni. «Una carenza - dice - che pesa molto sull’attività amministrativa, poiché rende sempre più difficile garantire lo svolgimento delle funzioni dell’ente».
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