Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 30 Marzo 2016
Scavi nell’Adda, perplessità sull’intervento in Bassa Valle
Le proteste puntano il dito sul cantiere invasivo e sul disturbo delle specie che ora nidificano nell’area.
Grandi scavi nell’alveo dell’Adda, non sono i lavori per il collettore retico che interessano i ponti a nord di Morbegno, nemmeno la continua attività della Cossi per le opere della Tangenziale. È lo Ster, il “Pirellino” di Sondrio, quindi la Regione che sta attuando interventi per la messa in sicurezza del grande fiume valtellinese, in zona Parco della Bosca, tra le grandi anse nei pressi della Centrale di Campovico. Ci sono ruspe che scavano nell’Adda, nel suo alveo, ne ridefiniscono gli argini, è stata creata una pista di cantiere, l’acqua che scorre e che scende e attraversa la città da giorni è diventata marrone. «Si tratta di interventi decisi dallo Ster, l’ente regionale territoriale - ha spiegato ieri l’assessore ai Lavori pubblici di Morbegno Massimo Santi - le ruspe hanno operato vicino al parco a Campovico, si sta sistemando il fondo, si consolidano gli argini, in un tratto del fiume che è tra l’altro interessato dal fenomeno delle esondazioni. Gli scavi - spiega - sono propedeutici a una messa in sicurezza della zona in caso di piene, bisogna prestare attenzione preventiva a questi problemi».
L’operazione “messa in sicurezza” dell’Adda, ha destato curiosità e anche allarme tra alcuni cittadini, che si sono arrovellati, per capire cosa stesse succedendo alle acque del fiume. E ci sono state anche delle lamentele. Il Parco della Bosca di Campovico, lambito lungo tutto il suo confine sud dall’Adda, è un Plis, Parco locale di interesse sovracomunale, il suo interesse è naturalistico proprio perché è insediato nelle zone umide e di sporadica esondazione dell’Adda. Negli spazi protetti del parco trovano asilo esemplari rari di volatili, e altre specie selvatiche, che nell’habitat preservato della Bosca, vicino agli argini golenali nidificano. Una zona di ripopolamento faunistico, per il quale si richiede più accortezza, anche perché, come hanno spiegato più che autorevoli esponenti ambientalisti della Valle, proprio in questo periodo di avvio di primavera, rare specie stanno nidificando. Anche da Orma, associazione di ornitologi, arrivano inviti alla prudenza: «Questo non era il periodo giusto per scavi di tale impatto - precisano gli appassionati di birdwatching morbegnesi, che si occupano di monitoraggio ambientale - ci sono esemplari impegnati a fare il nido, e non si capisce l’entità di questi scavi». Orma per questo attende risposte e incontri istituzionali.
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