Scarcerato e subito espulso. Era stato fermato per droga

Uno dei tre fermati a Cosio per lo spaccio nei boschi aveva alle spalle una condanna definitiva

Era appena stato scarcerato e probabilmente pensava di tornare un uomo libero o quasi, in attesa del processo per detenzione e spaccio di droga. Invece, un trentenne marocchino, appena è uscito dal carcere di Sondrio è stato espulso dal territorio nazionale con provvedimento del prefetto eseguito dalla questura. L’uomo, indagato oltre che per spaccio anche di violazione della normativa sull’immigrazione, aveva infatti alle spalle anche una condanna definitiva i per furto aggravato (un anno e due mesi di reclusione). Inoltre risultava clandestino.

Si tratta di uno dei tre giovani di origine marocchina, tutti irregolari e senza fissa dimora, arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri a Cosio Valtellino per spaccio, che avevano organizzato un’attività di vendita di droga nei boschi di Roncaiola. Arresto poi “ammorbidito” dal gip, che ha disposto misure cautelare più lievi, visto che i tre sono stati scarcerati.

Il blitz risale all’alba di giovedì, quando i militari hanno circondato il bivacco di fortuna allestito dai tre spacciatori, li hanno arrestati e hanno sequestrato 90 grammi di hascisc, tre bilancini elettronici di precisione, materiale utile al confezionamento delle dosi, e 900 euro in banconote di medio taglio, probabile provento dell’attività illecita.

Pochi giorni dopo, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione del tribunale di Modena nei confronti di uno dei tre arrestati, un giovane di 28 anni ricercato per scontare sette mesi di reclusione per il possesso di oggetti atti ad offendere. Il secondo dei tre è invece il trentenne espulso domenica. Solo il terzo, insomma, è rimasto libero.

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