Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 27 Febbraio 2018
«Sanità, pochi sindaci all’incontro»
Presidio di Morbegno: soddisfatto il comitato per l’adesione dei candidati regionali, meno per i primi cittadini. Condivisa la proposta del pronto soccorso alpino e approvato l’impegno locale per difendere l’ospedale locale.
Candidati provinciali alle regionali erano invitati in 32, ne sono arrivati 16, mentre i sindaci su 25 erano in tre. Ma l’operazione di sensibilizzazione del comitato Salviamo la nostra sanità ha funzionato, secondo gli obiettivi che si erano dati i promotori della serata “Sanità di montagna: parliamone”, che si è tenuta sabato nell’aula magna delle scuole di viale Ambrosetti a Morbegno.
«L’obiettivo - hanno precisato Laura Del Fedele, Monia Mazzoni, Daniele Cerri ed Enea Sansi, che erano presenti in veste di portavoce del comitato popolare - era mettere all’attenzione dei candidati alle imminenti elezioni, i cinque punti che riteniamo irrinunciabili per la salvaguardia del nostro ospedale. Eravamo consapevoli che non tutti e 32 i candidati si sarebbero presentati questa sera, ma ringraziamo molto chi è intervenuto, ha detto la sua e si è informato impegnandosi nel futuro prossimo a favore della sanità morbegnese. Ci spiace solamente che oltre a Morbegno, Civo e Gerola non si siano presentati altri rappresentanti dei Comuni del Morbegnese che hanno sottoscritto il documento in cui questi cinque punti irrinunciabili sono contenuti».
Sabato, alla presenza di una quarantina di cittadini, hanno risposto all’appello del comitato i candidati di Noi con Italia, Annamaria Saligari, e Gerlando Marchica, per Forza Italia i candidati alle elezioni regionali Carla Cioccarelli ed Elio Della Patrona; per il Pd i candidati alla carica di consigliere regionale Irene Bertoletti e Michele Iannotti; Guido Patelli e Mariuccia Copes in campo alle elezioni regionali per la lista Gori Presidente; per il Movimento cinque stelle i candidati valtellinesi al consiglio regionale Simone Agutoli e Tamara Bonetti; Matteo Oreggioni candidato di Liberi e uguali; per Fratelli d’Italia Ivan Bettiga e Roberta Levi; Anna Rapella e Giovanni Sansi di +Europa con Emma Bonino; per Energie per l’Italia Lucica Virginia Bianchi e Gian Franco Saruggia di Obiettivo Lombardia per le Autonomie.
Invitati a parlare secondo l’ordine casuale stabilito dai nomi pescati al momento da un bussolotto, tutti i rappresentanti dei differenti schieramenti politici prendendo atto dell’evidente stato di preoccupazione sul futuro del presidio sanitario di Morbegno, hanno espresso all’unanimità la condivisione degli intenti messi nero su bianco dal comitato, identico per tutti il plauso per l’azione dal basso provocata dai cittadini e la loro difesa attuata dai sindaci, per i quali i candidati hanno chiesto maggiore potere decisionale in materia di sanità. Una sanità che, con voci differenti, i candidati hanno dichiarato di volere vicino alla gente e nel caso di Morbegno è stato particolarmente apprezzato in sala l’idea del pronto soccorso alpino. «La riforma- ha chiuso il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, a margine degli interventi dei candidati, ringraziando il comitato per il lavoro svolto - ha sperimentato l’Azienda sanitaria di montagna: cosa c’è di più sperimentale di una valle montana e della sua sanità che deve essere al servizio di chi vive e frequenta le nostre montagne?. Mi auguro allora che questa visione venga accolta e portata avanti da tutti gli attori in gioco, anche Areu che sinora è stata assente nella nostra richiesta di dialogo».
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