Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 03 Marzo 2017
Sanità, Della Bitta richiama i sindaci all’unità
«Basta alle fughe in vanti, alle strumentalizzazioni, alle manie di protagonismo piuttosto che ai campanilismi perché così non si fa il bene dei cittadini».
Arriva dal presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta la strigliata ai sindaci di Valtellina e Valchiavenna in fatto di discussioni in materia di riorganizzazione socio sanitaria. Materia sulla quale, peraltro, l’ente non ha alcuna competenza diretta.
Un richiamo all’ordine sotto forma di lettera che il numero uno di palazzo Muzio ha fatto recapitare a tutti 77 i Comuni della provincia.
«Siamo alle prese con una riforma del sistema sanitario lombardo che ci vede direttamente coinvolti e con decisioni importanti per il nostro territorio - la premessa -.Da diversi anni chiediamo di vedere riconosciuto un ambito specifico nella sanità lombarda dedicato alla sanità di montagna. Questo risultato è stato raggiunto in quanto la riforma regionale ha previsto questo riconoscimento. Ora siamo chiamati a dare contenuti a questo contesto. L’impegno e le battaglie dei nostri cittadini, che, su singole situazioni, si sono impegnati in maniera decisiva al fianco dei loro amministratori, sono e devono essere il nostro impegno e la nostra battaglia.È una sacrosanta richiesta, che condividiamo e che supportiamo con le nostre responsabilità, quella di avere, anche in montagna, una sanità di qualità».
Una battaglia «sacrosanta» da fare tutti insieme-da qui l’appello di Della Bitta - riportando però la discussione nelle sedi istituzionali e proprie degli organi previsti per i sindaci. E dunque conferenza dei sindaci, consiglio di rappresentanza, assemblea distrettuale e d’ambito.
«Abbiamo eletto in maniera libera e democratica, senza alcun condizionamento esterno - sottolinea Della Bitta -, i nostri rappresentanti nei diversi livelli di articolazione sanitaria. Con loro, ed insieme a loro, possiamo portare avanti le istanze del nostro territorio. Proprio questi nostri referenti si sono riuniti ed hanno avviato, anche con il supporto delle organizzazioni sindacali e con il contributo che i diversi territori hanno apportato, un percorso serio e condiviso per la costruzione di una proposta chiara e forte. Una proposta unitaria che risponda alle irrinunciabili richieste che hanno visto impegnati anche cittadini e comitati, da Morbegno a Sondalo a Chiavenna a tutto il territorio della provincia».
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