Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 19 Agosto 2016
Salvano un anziano alla sagra di Civo
Tre volontari della Cri di Morbegno hanno soccorso un uomo di 79 anni che aveva perso conoscenza
Il pronto intervento di tre volontari della Croce rossa di Morbegno salva la vita a un uomo durante la sagra d’agosto di Civo. L’episodio è avvenuto la sera di Ferragosto, quando tre volontari della Croce Rossa si trovavano per caso, con le famiglie, alla tradizionale festa del paese di Civo. Erano in corso la cena e i balli quando un uomo di 79 anni è caduto al suolo a seguito di un malore, perdendo conoscenza. «Con prontezza e grazie alle capacità acquisite nella loro attività di volontari – spiega il responsabile dei volontari del gruppo morbegnese, Nando Pomoli – Claudio, Stefano e Sergio sono intervenuti per prestare il loro aiuto prima di tutto, ovviamente, chiamando il 118 per l’invio di un’ambulanza ma in questo caso anche con molta efficacia per effettuare il massaggio cardiaco che è stato indispensabile per poter salvare la vita a questa persona».
Per più di 20 minuti i tre volontari hanno operato sull’anziano che aveva accusato il malore, riuscendo a mantenere attiva la circolazione del sangue e dunque l’ossigenazione prima di tutto al cervello: «Quanto hanno fatto è stato indispensabile per salvare questa persona – afferma Pomoli – tanto che all’arrivo dell’ambulanza e al passaggio del paziente al medico, l’uomo non era in condizioni peggiori. Per lui è stato necessario il trasferimento prima all’ospedale di Sondrio e poi a quello di Lecco. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo saputo che sta bene ed è fuori pericolo». I tre volontari che sono intervenuti a Civo sono tutti cinquantenni con esperienze tra i 15 e i 20 anni di servizio nella Cri: «Il senso dell’attività di un volontario Cri è proprio quello di prestare soccorso, ove possibile, a chiunque si trovi in difficoltà in ogni situazione – dice Pomoli – la presenza casuale alla sagra di questi tre volontari è stata una fortuna che ha scongiurato conseguenze più gravi. La presenza di un defibrillatore che può essere impiegato da chiunque abbia seguito un semplice corso, può davvero fare la differenza tra la vita e la morte. Come Cri ne abbiamo uno su ogni pulmino e automobile in uso e la loro diffusione nei luoghi pubblici sarebbe certamente un fatto positivo per tutti».
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