Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 11 Febbraio 2019
Roncaiola, l’ultimo no alla centralina
Concessioni idroelettriche, l’iter iniziato da Energhie nel 2009 si era già interrotto con la rinuncia alla Via. Ora la Provincia ha archiviato la domanda di realizzazione dell’impianto, mettendo fine al progetto.
Stop alla centralina sul Roncaola: la Provincia sottoscrive l’ultimo atto relativo alla derivazione d’acqua a uso idroelettrico dal torrente talamonese. Palazzo Muzio infatti, archivia la domanda per concessione della centralina. «Si tratta di un epilogo che ci attendevamo, dal momento che la società proponente non aveva più dato seguito alle richieste di approfondimenti tecnici che erano state avanzate in sede di conferenza dei servizi - afferma il sindaco di Talamona, Fabrizio Trivella -. La storia parte da lontano e ricordo che il consiglio comunale, dopo l’assemblea pubblica del 24 novembre 2015, aveva espresso parere unanime e contrario a un’opera che portava pochi benefici al territorio e alla collettività a fronte di un impatto ambientale importante».
La società Energhie, che aveva fatto richiesta di captazione idroelettrica ha rinunciato a completare l’iter. Prima c’erano stati due anni di mobilitazione popolare, leggasi raccolta firme, e istituzionale, cioè l’opposizione del Comune alla derivazione sul torrente talamonese. Quindi adesso si può dire definitivamente bloccata la paventata attività imprenditoriale.
«Negli ultimi anni, dopo l’assemblea pubblica che aveva portato all’approvazione di un documento congiunto contro la realizzazione dell’impianto, della centralina si è parlato spesso - ancora Trivella -. C’era stato un rallentamento nell’iter del progetto, poi la società proponente ha dichiarato di non portare a termine la Via (Valutazione di impatto ambientale), secondo le prescrizioni della conferenza dei servizi per le quale il nostro comune aveva dato disponibilità a seguire i sopralluoghi». La società Energhie ha rinunciato a portare avanti il progetto, ma per legge restava comunque titolare della concessione, ora la domanda è stata archiviata.
La derivazione richiesta prevedeva la captazione di acqua dal torrente per un volume complessivo annuo di 6.622.560 metri cubi, per produrre, su un salto nominale di 318 metri, la potenza nominale media annua di 656 chilowat, per la produzione di energia elettrica. E la captazione era prevista sull’asta del torrente Roncaiola a quota 630 metri, con restituzione dell’acqua turbinata nell’alveo del torrente stesso alla quota di 313 metri. «Visto che entro il termine fissato, cioè il 31 dicembre 2018 la società richiedente non ha presentato la nuova istanza di verifica di assoggettabilità - conclude la Provincia - si procede alla dichiarazione di improcedibilità dell’istanza di concessione di derivazione d’acqua e si conclude dunque il procedimento avviato con la presentazione della domanda il 25 novembre del 2009 da parte di Energhie s.r.l. Se ne dispone dunque la sua definitiva archiviazione».
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