Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 31 Maggio 2021
Ristoranti, ci siamo
Aperti anche all’interno
Da domani è possibile tornare a mangiare nei locali. Le reazioni di alcuni ristoratori del Morbegnese. Al Fiume: «Così faremo più coperti». Dal Zep: «Bene anche se la gente è ancora titubante»
Il lavoro arriva, di colpo, tutto insieme, per esercizi che hanno vissuto lunghissimi periodi di interruzione e altrettanti momenti di limitazione alla propria attività nell’arco di 15 mesi.
A Morbegno e nel suo circondario il fine settimana ha il meteo ruggente dei giorni di sole pieno, quando arriva l’estate. E nei ristoranti e bar da domani si ritorna anche a mangiare al chiuso, ci si potrà sedere e consumare il caffè con le ginocchia sotto i tavolini.
Al Vecchio Ristorante Fiume di Morbegno, Cristian Gianoli saluta il ritorno a una maggiore normalità. «È una svolta, finalmente - afferma -. Si potranno avere più coperti, condizioni di maggiore normalità. In questi mesi qualcosina si è fatto – prosegue –, ma certo, avere disponibilità della sala è un’altra cosa, oltretutto non abbiamo tanti tavoli all’esterno. Di sicuro con le nuove disposizioni si potrà stare anche più tranquilli e rilassati».
Attesa anche al ristorante Al Cinquantanove, sempre a Morbegno. «La normalità un po’ conforta – spiegano i due titolari –, ma anche con i posti all’esterno qualcosa si è fatto. E durante il lungo periodo del lockdown avevamo lavorato con l’asporto. Insomma, andiamo avanti così, del resto abbiamo solo una trentina di tavoli, ora vediamo di ritrovare un andamento più normale e ci auguriamo che il meteo ci dia una mano.
Letizia Tarca, Osteria Del Zep e bar Gatto Rosso, entrambi in Tre Fontane, apre la porta alla normalità, ma sottolinea le difficoltà del momento.
«La verità – afferma – è che non ho idea di come si impronterà il lavoro a fronte dei problemi in corso. Con il servizio all’esterno - spiega – la gente mangia, ma in tempi ridotti e comunque fa freddo. All’interno penso che i clienti verranno più motivati, ma avranno comunque paura del Covid perché sei al chiuso. La clientela certe regole le ha interiorizzate e penso sia un bene: mangiano, si disinfettano le mani, bevono il caffè, si disinfettano le mani un’altra volta. E così facciamo anche noi, andiamo a disinfettare gli spazi mille volte. Le persone hanno paura – aggiunge – lo si vede anche per strada, se ci sono raggruppamenti, è una paura che rimane e ci vorrà del tempo per ritornare alla normalità. In compenso – prosegue la ristoratrice e imprenditrice – abbiamo imparato a lottare, abbiamo aperto un nuovo locale circa 8 mesi fa, si è fatto asporto, ha funzionato. Davanti a una difficoltà bisogna affrontarla, e lo abbiamo fatto».
(D.Roc.)
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