Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 07 Agosto 2016
Riqualificazione del conoide del Tartano
«C’è uno studio da cui partire»
Talamona, il gruppo di lavoro incaricato dal sindaco ha consegnato la bozza
Molti i vincoli sull’area, che da decenni aspetta di essere restituita al paese.
Passi avanti sulla riqualificazione del conoide del Tartano. Li ha annunciati nel recente consiglio comunale il sindaco di Talamona Fabrizio Trivella.
La sua amministrazione ha dato vita a un gruppo di lavoro tecnico sul conoide del Tartano, con l’obiettivo di metter mano all’ampia area che ricade interamente nel comune di Talamona. «Il gruppo tecnico ci ha consegnato una bozza di relazione sul lavoro eseguito, per il quale ringrazio i professionisti che ci hanno prestato gratuitamente la loro consulenza - ha affermato Trivella -, a breve convocheremo una conferenza dei capigruppo per un confronto sui lavori che hanno un obiettivo complesso e importante su un’area rimasta in ombra per troppo tempo. Dopo vent’anni, adesso possiamo dire che qualcosa si sta muovendo. Per questo mi aspetto il sostegno dell’intera amministrazione e della popolazione, che non mancheremo di coinvolgere».
Il gruppo tecnico ha analizzato e verificato i vincoli di varia natura, cioè urbanistica, idrogeologica e ambientale, esistenti sul vasto territorio che si trova sul conoide. «Questo - ha precisato Trivella - per verificare le opportunità di una sua riqualificazione a livello turistico, agricolo e naturalistico. La relazione dei tecnici costituirà poi la base per un progetto più ampio, auspichiamo di livello mandamentale o provinciale, per la riqualificazione dell’area».
Zona che da tempo si trova in una situazione di stallo, sia per le calamità che l’hanno interessata da tempo, sia per le difficoltà economiche legate alla sua bonifica e quindi al suo ripensamento in termini di utilizzi a favore della popolazione. Sulla zona del conoide del Tartano esistono diversi paletti dettati dal Pai, delle fasce di rispetto di esondazione, dalla presenza di corridoi per il passaggio di ungulati, dal Pgt che elenca una serie di vincoli geologici, ambientali e di bosco, nonché dai limiti imposti dal futuro passaggio della nuova superstrada. Gli stessi vincoli che stanno imponendo una riflessione alla giunta rispetto alla richiesta avanzata dal moto club Val.Com che vorrebbe utilizzare l’area a bosco della Torraccia, sul Tartano, per il motocross, trial e mountain bike.
« Ci siamo confrontati con il sodalizio - ha detto il vicesindaco Andrea Luzzi -, il progetto del moto club ha spunti positivi e interessanti, ma i vincoli sul conoide sono molti e prima di dare il via a qualsiasi intervento vanno tenuti in attenta considerazione, sia per il rispetto della legge sia per l’impatto sull’ambiente tipico di questa zona, anche per questo il lavoro del gruppo di studio potrà essere un importante strumento per valutare anche questo tipo di progetto».
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