Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 15 Febbraio 2016
Ripescato dal lago il valtellinese annegato ad agosto
Sarà l’esame autoptico a definire l’effettiva identità del cadavere rinvenuto nel pomeriggio di venerdì alla foce dell’Adda. Ma sembra non ci siano molti dubbi che si tratti di Giordano Gianoncelli.
Sarà l’esame autoptico a definire l’effettiva identità del cadavere rinvenuto nel pomeriggio di venerdì alla foce dell’Adda. Ma sembra non ci siano molti dubbi che si tratti di Giordano Gianoncelli, valtellinese di 65 anni residente a Gera Lario, che era stato inghiottito dal lago l’8 agosto scorso dopo essersi tuffato da una barca nello specchio d’acqua fra Gera e Colico. Subito dopo la sua scomparsa si era scatenato un violento temporale e le ricerche, partite nella stessa giornata e proseguite per una settimana, non avevano dato esito.
Lunedì, a distanza di sei mesi, erano riprese, con il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano e Como e i volontari della caserma dei pompieri di Dongo impegnati.
E venerdì, il corpo è stato individuato all’altezza della foce dell’Adda, a ben 80 metri di profondità. Per restituire ai familiari il corpo del loro congiunto manca ancora di stabilire l’identità ufficiale, possibile solo in seguito all’autopsia. Gianoncelli, nativo di Dubino, era titolare di una ditta impegnata nella manutenzione e realizzazione di giardini; aveva casa a Gera, ma in paese si vedeva ben poco.
Quel pomeriggio d’agosto era uscito in barca in compagnia di amici e, dopo il tuffo nel lago, non era più riemerso, suscitando inevitabile apprensione tra coloro che stavano sull’imbarcazione. L’ipotesi più verosimile è che l’uomo, peraltro esperto nuotatore, sia rimasto vittima di un malore una volta sott’acqua.
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