Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 25 Luglio 2015
Refrigeratore in arrivo per la casa di riposo
Le lamentele ripetute da parte dei parenti degli anziani hanno attivato anche un sopralluogo dei carabinieri nella struttura di Morbegno.
Casa di riposo: dopo le lamentele per il caldo eccessivo, la Fondazione sta valutando la sistemazione di un impianto di refrigerazione. «Stiamo cercando una soluzione percorribile nel più breve tempo possibile – dicono dalla Fondazione della Rsa Paravicini Ambrosetti di Morbegno –, purtroppo il caldo atipico di questi giorni che ha toccato picchi di oltre 35 gradi esterni unito alle modalità di progettazione che prevedono invece una temperatura di 32 gradi, come imposto da normativa, hanno causato i disagi che ci hanno presentato i familiari in questi giorni». Cioè le alte temperature nella nuova ala della casa di riposo. Le lamentele ripetute da parte dei parenti degli anziani hanno attivato anche un sopralluogo dei carabinieri «che si sono limitati a prendere atto delle misure immediate che abbiamo realizzato per fare fronte al caldo, ovvero le 15 pale a soffitto, tre per piano, nello spazio per le colazioni, pranzo e cena e spazi comuni che sono quelli maggiormente frequentati dagli ospiti e per ora questa miglioria è stata giudicata sufficiente - specificano dalla Fondazione -. I problemi comunque permangono, per questo nei giorni passati è stato coinvolto il Cda della casa di riposo che ha stabilito di mettere a disposizione della struttura l’impianto di refrigerazione che avevamo programmato per la prossima stagione.
I tecnici si stanno confrontando con una ditte specializzata per capire se è possibile collocare a breve l’impianto, anche preso a noleggio, sulla nuova ala in modo da risolvere l’emergenza». Intanto, però, non accennano a placarsi le rimostranze degli utenti che hanno anche richiesto nei giorni scorsi i controlli dell’Asl, «che ha ritenuto sufficienti le migliorie urgenti che abbiamo applicato, in attesa dell’intervento globale che sarà ultimato entro novembre quando la struttura sarà completata definitivamente» ha spiegato il presidente della Fondazione, Emilio Campanella. Nello specifico la problematica è emersa un paio di settimane fa dopo la segnalazione della figlia di un’ospite che prestava assistenza alla madre. Ed è riemersa di nuovo negli ultimi giorni, quando altri parenti degli anziani hanno di nuovo segnalato le condizioni proibitive degli ospiti, «che nelle camere hanno temperatura dai 28 agli oltre 30 gradi - ha rimarcato un parente - mi è capitato spesso di arrivare e trovare mia madre in un bagno di sudore. È vero che sono state posizionate delle pale a soffitto, ma esclusivamente negli spazi in comune, mentre nelle camere il caldo continua ad essere soffocante». n
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