Rapina al Movì di Cercino, arrestato un minorenne lecchese
Svolta nell’indagine dei carabinieri su due giovanissimi italiani che, alcune settimane fa, all’uscita dalla Movì Disco Hub di Cercino, in Bassa Valtellina, erano stati accerchiati da una baby gang di nordafricani, alcuni minori e altri poco più che maggiorenni, scaraventati giù dal motorino e aggrediti a scopo di rapina.
«Abbiamo saputo - spiega un pubblico amministratore - che i carabinieri della caserma di Novate Mezzola hanno individuato e arrestato un diciassettenne di nazionalità marocchina residente a Lecco, il più violento del gruppo. E lo hanno portato nel Centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria di Milano. Siamo soddisfatti per questa prima risposta della giustizia a un fatto gravissimo che aveva molto colpito la nostra piccola comunità».
Sui contorni della vicenda, in assenza di comunicazioni ufficiali da parte del Comando provinciale dell’Arma di Sondrio guidato dal colonnello Giuseppe Bivona o della Compagnia di Chiavenna, comandata ora in via interinale dal luogotenente Gim Toni De Masi, si sa ancora molto poco, se non quanto si è appreso da ambienti amministrativi, evidentemente a conoscenza di qualche dettaglio sull’episodio rimasto sempre coperto dal massimo riserbo.
Neppure si era saputo dell’assalto subito dai due amici valtellinesi i quali, dopo una serata spensierata in allegria, si apprestavano a fare ritorno a casa a bordo di un ciclomotore. Sarebbero stati aggrediti a calci e pugni da una banda di giovani, che con modi violenti si erano impossessati di telefonini, alcune centinaia di euro e portafogli contenenti card e documenti d’identità delle due vittime per poi allontanarsi in tutta fretta.
Le indagini, affidate ai carabinieri della piccola caserma di Novate Mezzola, retta dal luogotenente Raffaele Baruta, in passato investigatore di punta del Nucleo Investigativo all’epoca guidato da Raffaele Grega, prima dello scioglimento di quel pool protagonista di numerosi successi investigativi fra cui quello sull’omicidio di suor Laura Mainetti, hanno in breve tempo imboccato la pista giusta dando un volto e un nome ai presunti responsabili della violenta aggressione a scopo di rapina.
Alcuni sono ora indagati in stato di libertà e fra questi i pochi maggiorenni per i quali procede la Procura di Sondrio e altri, minorenni, sotto indagine dai pm della Procura minorile, fra cui il 17enne arrestato nelle ultime ore su ordine di custodia cautelare firmato dal gip milanese.
Soltanto oggi, forse, si potranno conoscere alcuni contorni dell’inchiesta, mentre di recente avevamo riferito della maxi-retata dei militari della Compagnia di Chiavenna, con gli uomini della Stazione Cc chiavennasca e delle caserme di Traona, Delebio, Villa di Chiavenna, oltre a unità cinofile da Orio al Serio (Bergamo), Nas da Brescia e Nil (Nucleo ispettorato del lavoro), con i Vigili del fuoco, che avevano portato alla chiusura della discoteca Movì Disco Hub di Cercino per una serie di presunte irregolarità in materia di lavoro nero, emissione di biglietti e violazioni sulla sicurezza, nonostante il titolare del locale notturno ci avesse ribadito di essere assolutamente tranquillo sulla corretta gestione dell’ambiente riaperto al pubblico soltanto un paio di anni fa e teatro di diversi eventi di intrattenimento.
Adesso ci si chiede se ci sia un nesso con quanto avvenne all’uscita della discoteca in località Porto, ad Albosaggia, dove due amici di Chiesa in Valmalenco vennero aggrediti e rapinati da una baby gang in prevalenza costituita da nordafricani.
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