Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 25 Dicembre 2015
«Quel tetto in eternit è vicino alle medie»
Rischio amianto a Morbegno. I genitori delle Damiani sono preoccupati per la vicinanza dell’edificio alle finestre delle aule. Il dirigente Vaninetti: «Avevo sottoposto il problema agli enti». Ma il Comune replica: «Non abbiamo segnalazioni».
Problemi di eternit sulla tettoia di un vecchio edificio che sorge a poche decine di metri dalle scuole medie. I genitori degli studenti rendono pubblico il problema. «L’ala nuova delle medie in via Ambrosetti - spiegano alcune famiglie della media Damiani - confina con un locale che ha il tetto in eternit, e che sorge proprio sotto le finestre delle classi dove studiano i nostri ragazzi. Siamo preoccupati - aggiungono - per la salute di tutti quelli che frequentano l’edificio, e riteniamo necessario rendere pubblica la questione per tentare di smuovere la sensibilità degli enti, e perché si trovi una soluzione per rimuovere la copertura».
La costruzione in questione è una dependance di una palazzina che ospita un’attività commerciale, e che si affaccia su via Stelvio: si tratta di una costruzione antica e defilata, in precedenza ospitava un’attività artigiana di birraio. In realtà il fabbricato ha due sezioni, un lungo casamento il cui tetto sembra di eternit o copertura similare e che non appare particolarmente deteriorato. Una costruzione minore, proprio attigua alla scuola ha la copertura vistosamente alterata e quindi potenzialmente inquinante.
La questione non è nuova alla direzione Damiani: «Problema che riguarda sia noi, sia la media Vanoni - ha precisato Marco Vaninetti, il dirigente dell’istituto comprensivo Damiani, le cui medie hanno la loro sede nell’ala nuova dell’edificio di via Ambrosetti -. Quando quest’anno ho fatto l’ispezione ambientale per la sicurezza, con il responsabile del servizio Prevenzione e protezione, mi è stata notificata la questione e mi è stato detto che si doveva intervenire per la rimozione di quel tetto. Avevo sottoposto la questione agli enti, e mi era stato risposto che ogni procedura su questo fronte era già stata attivata. Non si tratta del resto di un edificio comunale, ma di una costruzione che si colloca a metà tra la scuola e la nuova palestra di via Faedo. La preoccupazione esiste, gli studenti quando si recano a svolgere le ore di educazione fisica passano a fianco alla tettoia».
Ma il Comune interviene per precisare di non sapere nulla: «Non c’è stata una segnalazione ufficiale nei nostri uffici - è stato precisato ieri dall’assessorato Lavori pubblici - ora che abbiamo riscontri pubblici, andiamo ad attivarci e a procedere con la prassi: viene fatta la segnalazione agli uffici della polizia municipale che segnala al proprietario la problematica. A quel punto il proprietario deve redigere un modello e si deve procedere con la rimozione a seconda dello stato di usura. Faremo questi passi: lo stabile si trova vicino a due luoghi pubblici frequentati da ragazzi. Sappiamo anche che il privato deve ristrutturare e demolire, e forse ha atteso per procedere con l’asportazione del materiale».
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