Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 11 Aprile 2016
Quarto controllo: «Quel cane
non è sofferente»
Cosio Valtellino: questo l’esito del sopralluogo di Asl, polizia locale, Enpa e Corpo forestale dove vive l’animale segnalato dalla Lav
Nessuna violazione delle norme a tutela degli animali e in generale buone condizioni per il cane che era stato segnalato dalla Lav a Regoledo. A comunicarlo è l’Asl che, congiuntamente a corpo forestale dello stato, polizia locale di Cosio Valtellino ed Enpa, ha effettuato martedì scorso un sopralluogo. Il caso, seguito dalla Lav da diversi anni, è stato sollevato l’ultima volta un mese fa dalla responsabile sondriese della Lega antivivisezione, Stefania Sbarra, chiedendo ulteriori verifiche da parte degli enti competenti.
«A seguito dell’ultima segnalazione e dei solleciti ricevuti dalla Lav di Sondrio per verificare le condizioni e lo stato di questo cane - spiega il primo cittadino di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti - abbiamo a nostra volta chiesto un sopralluogo e una ennesima valutazione agli enti competenti».
Ennesima, perché come ribadita nello stesso verbale redatto dall’Asl, la situazione del cane di Regoledo è già stata valutata in passato in altre tre occasioni e l’ultimo sopralluogo ha definito con «inequivocabile certezza - come ha scritto il servizio veterinario - il buono stato di salute del cane», che è stato osservato sotto diversi aspetti che hanno permesso di constatare le reazioni vigili, l’interazione con le persone, l’assenza di segni di maltrattamenti e sofferenze, la sua abitudine a portare la pettorina e all’uso del guinzaglio, con volontà di rimanere nell’ambito di controllo del gruppo sociale, privo di comportamento aggressivo e di alterazioni del comportamento nel gruppo. Per tutti questi motivi Asl e altre istituzioni intervenute escludono «violazioni delle normative a tutela degli animali di carattere penale e amministrativo».
Riguardo al luogo in cui viene custodito il cane, nella zona nord di campagna a Regoledo, aspramente contestata dalla Lav, l’Asl la illustra come un’area di circa 40 metri quadrati a prato e sterrato, con una cuccia dal fondo isolato e con tetto in lamiera in una struttura di circa 8 metri di superficie con bidone dell’acqua e ciotola per il cibo, vicino a un’area coltivata a ortaggi. Dal dicembre ad oggi si tratta del quarto controllo effettuato e anche in quest’ultimo caso si è confermato ciò che era stato verificato in precedenza, senza ravvisare alcuno stato di pericolo, disagio o malessere per l’animale.
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