
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 12 Febbraio 2018
Psicologo a scuola. Per ascoltare tutti
Il Comune di Talamona con “Genitori in rete” apre uno sportello per i ragazzi delle secondarie. L’assessore Petrelli: «Aiuto concreto agli adolescenti per affrontare al meglio le difficoltà che incontrano».
A Talamona arriva lo Sportello di ascolto. A sostenerlo è l’amministrazione comunale con l’aiuto dell’associazione “Genitori in Rete” che insieme alla scuola hanno voluto attivare, a partire da quest’anno, il progetto “Sportello d’ascolto” rivolto ai ragazzi della scuola secondaria dell’istituto comprensivo di Talamona, ai docenti e al personale Ata.
Il progetto è stato presentato in una serata pubblica che si è tenuta all’auditorium comunale dall’assessore comunale ai Servizi sociali Nathalie Petrelli che insieme alla psicologa Silvia De Pedrazzi ha illustrato alla popolazione gli obiettivi dello Sportello. «L’idea ci è venuta parlando di problematiche giovanili con alcuni genitori durante un incontro che si è tenuto in oratorio - ha spiegato l’assessore Petrelli - poi ci siamo messi in contatto con “Genitori in rete” e il passaggio con la scuola è stato breve».
Il Comune di Talamona ha fatto di più mettendo a disposizione sul bilancio una somma di 2mila euro per questa prima fase dello sportello. «Lo Sportello di ascolto - precisa ancore all’amministratore comunale - è uno spazio dedicato agli studenti della scuola secondaria per aiutarli ad affrontare le difficoltà che si incontrano nel mondo della scuola, in famiglia, con i compagni. Le tematiche per le quali richiedere questo momento di riflessione potranno essere le più svariate: dall’orientamento all’ambientamento; dall’organizzazione dello studio all’ansia da prestazione scolastica; ma più in generale ogni altra problematica che si riverberi sul percorso di crescita personale e scolastica dell’allievo».
E aggiunge: «Mi auguro che questo strumento sia un valido aiuto ai giovani, che possa dare loro una mano in un periodo particolare della loro vita complicato da una società che è cambiata molto in fretta negli ultimi anni».
Lo Sportello è attivo all’interno dell’edifico scolastico e qui uno psicologo è a disposizione degli adolescenti, ma anche dei genitori, degli insegnanti e di chi lavora a scuola e che desidera un confronto con un esperto di relazioni e comunicazione tenuto al segreto professionale. Il colloquio non ha fini terapeutici, ma di counseling, per aiutare il ragazzo a individuare i problemi che influiscono sulla sua crescita e per dare ai genitori uno spazio di confronto per capire e contribuire a risolvere le difficoltà che naturalmente possono sorgere nel rapporto con un figlio.
A coordinare l’iniziativa è l’associazione “Genitori in rete”, sodalizio di solidarietà familiare senza fini di lucro con finalità rivolte a sostenere la genitorialità come valore sociale; promuovere iniziative per favorire il benessere delle famiglie e avviare un processo di crescita affinché si introduca una “nuova cultura della condivisione”.
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