Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 17 Settembre 2015
Profughi, l’altolà del Pd : «Lega, basta attacchi che creano solo paure»
I Democratici prendono posizione in difesa dell’albergatore di Cosio minacciato sui social network. «La campagna d’odio dei lumbard crea problemi sociali».
Dal Pd arriva un attacco frontale alla Lega sulla questione dei profughi ospiti dell’Hotel Bellevue. E da Morbegno la Cgil critica i toni del Carroccio e la «strumentalizzazione delle paure», esprimendo solidarietà all’albergatore di Cosio Valtellino e invitando ad usare «toni consoni, perché la strumentalizzazione delle paure potrà pure pagare ai fini elettorali, ma crea ulteriori problemi sociali». Ormai è diventata un caso politico, l’attacco del segretario provinciale della Lega Christian Borromini all’imprenditore Giulio Salvi, che ospita nel suo hotel 71 profughi e che nelle ultime settimane ha ricevuto una lettera di minacce e messaggi minatori via social network.
Secondo Borromini, Salvi avrebbe «utilizzato una minaccia per farsi santificare dai mass media nazionali», dopo aver deciso di ospitare i profughi «solo ed esclusivamente per riempire il suo albergo ed avere un’entrata sicura», ha detto il segretario del Carroccio. «Se davvero è animato da spirito umanitario - ha affermato Borromini - che venda il suo albergo, si trasferisca in Africa perché i missionari veri stanno lì, ma non ci venga a fare la morale, perché di finti buonisti ne abbiamo abbastanza». Salvi ha replicato invitando i politici a cambiare mestiere «se invece di risolvere i problemi sparano parole verso chi fa il proprio lavoro».
E la polemica non si placa. Per il segretario provinciale del Partito democratico Salvatore Ambrosi, la Lega «trova come sempre un nemico con cui prendersela, terroni o clandestini, basta poter scaricare le colpe e distrarre dai temi veri», afferma in una nota diffusa ieri. «Adesso c’è un nemico nuovo - scrive Ambrosi -, l’albergatore che ospita i migranti. Anche se è valtellinese. I “negri” non sono tollerabili, anche se non fanno nulla di male, a meno che non siano calciatori. E il segretario Borromini, impettito dalla verve del Salvini sommo papa padano verde felpato, macina acqua e come un disco rotto si incanta sull’invasione dei clandestini mantenuti e sull’impavida battaglia contro chi non pensa ai suoi concittadini».
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