La neve tanto attesa è arrivata anche alle basse quote, nel pomeriggio di giovedì, a partire dalla Valchiavenna e poi, a seguire, in Bassa Valtellina fino a Sondrio e oltre. Previsti dai 15 ai 25 centimetri con tanto di allerta meteo gialla diramata dalla Protezione civile regionale con particolare riferimento alla Valchiavenna e alla Bassa e Media Valtellina. Non sono segnalate criticità forti, invece, in Alta Valtellina, dove, comunque, la neve, soprattutto alle quote alte, è scesa già nella giornata di mercoledì.
Tutti innevati i passi alpini ancora aperti, dallo Spluga, al Maloja, al Bernina, alla Forcola che, a partire dalle 18 di ieri, è rimasto l’unico collegamento ancora attivo fra Livigno e il nord Europa, perché il tunnel del Munt la Schera ha dovuto essere chiuso a causa di un incendio auto che ha riempito il passaggio di una coltre di fumo impenetrabile. Il tunnel resterà chiuso almeno fino alle 12 di oggi in attesa di capire se la circolazione su questa importante direttrice potrà essere riattivata nel contesto di una giornata che dovrebbe tornare benevola dal punto di vista del meteo.
Col sole a riprendersi la scena anche se non saranno tutte rose, perché è già in vigore un’altra allerta gialla di Protezione civile per vento forte in Valchiavenna e sul lecchese in essere fino alle 14 di domani. Sono possibili raffiche fino a 60-70 chilometri orari in Valchiavenna e sul Lario, in particolare nella notte e di primo mattino, con punte fino a 80-90 chilometri orari oltre i 1200 metri di quota.
Dopo la neve, quindi, una bufera che rischia di smuoverla ulteriormente soprattutto in quota rendendo difficile il transito a chi procede sui passi alpini, lo Spluga, in particolare, che ricordiamo sarà transitabile fino a lunedì 25 novembre per poi chiudere per la stagione invernale.
Arpa Lombardia, infatti, nel suo primo bollettino valanghe stagionale segnala il pericolo delle medesime «alle quote maggiori - è indicato - con locali problemi di neve ventata. I venti che accompagneranno la fase perturbata determineranno la formazione di nuovi accumuli nei pendii sottovento». L’emissione del grado di pericolo inizierà il 30 novembre prossimo, in concomitanza anche con l’avvio della stagione dello sci a partire da Livigno, ma, comunque, vale la pena di fare attenzione a dove si va già in queste ore.
Non si segnalano particolari criticità sulle principali direttrici viabilistiche, ma, col passare delle ore si imporrà attenzione ovunque e, al riguardo, Livigno si è portata avanti ricordando il divieto di depositare la neve in strada, nei parcheggi e negli spazi pubblici con sanzioni fino a 250 euro.
Quanto alla temperatura è stata molto bassa , non oltre i 6 gradi in pianura, fino a -12 a Montespluga e a - 14 a Livigno.
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