
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 09 Ottobre 2018
Ponte nel cielo a numero chiuso
E scattano le prime proteste
Val Tartano, famiglia comasca bloccata a valle: «Ma chi lo sapeva?»Nel weekend occorre il biglietto acquistato online.
«Siamo partiti da Cantù per vivere l’emozione dell’attraversata sul Ponte nel cielo in Val Tartano, ma non abbiamo potuto raggiungere il luogo perché ci hanno bloccati a valle dicendoci che i parcheggi erano pieni e avremmo dovuto acquistare il biglietto soltanto online e non sul posto. Ma chi lo sapeva? Non si fa così...».
La famiglia, della provincia di Como, di Mario Crippa, con un gruppo di amici, è tra i tanti turisti che ieri sono stati costretti a fare dietrofront, causa l’eccessivo successo del ponte tibetano più alto d’Europa - 140 metri di altezza, sospesi nel vuoto - e più lungo d’Italia, 234 metri. Nel solo weekend del taglio del nastro, avvenuto lo scorso 22 settembre, erano stati 3.500 i turisti che, principalmente da tutte le province della Lombardia ma anche da alcune delle regioni limitrofe, come il Piemonte, si erano precipitati nel piccolo paese della Valtellina, per vedere da vicino l’opera che collega Campo Tartano ai maggenghi della località Frasnino, sulle Alpi Orobie, e vivere in prima persona l’emozione di un attraversamento, pagando il biglietto di 5 euro.
Poche settimane dopo, stante il continuo apprezzamento della passerella «salva-alpeggi», complici anche splendide giornate di sole, il presidente del Consorzio Pustaresc, Renato Bertolini, ha deciso di introdurre «misure che possono essere impopolari» per non rischiare di stravolgere la vita della piccola comunità montana di soli 208 residenti: nei fine settimana visite ai soli possessori dei biglietti acquistati online nei giorni precedenti e non al botteghino presente sul posto.
In questo modo i promotori dell’opera, voluta per aiutare gli alpeggiatori che portano le mandrie ai pascoli e lassù producono latte e formaggi, sono in grado di mettere uno stop agli accessi. E così anche il Ponte nel cielo, colpa l’altissimo gradimento del pubblico, è diventato ben presto a numero chiuso. Provocando, inevitabilmente, qualche malcontento fra chi ancora non sapeva dell’adozione di questo provvedimento, adottato per salvare la tranquillità di questo splendido borgo di montagna nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi. Sul sito, comunque, è scritto tutto chiaramente: «Durante le giornate di sabato e domenica i passaggi sono contingentati e dovrai prenotare il tuo biglietto solamente online. Perché i passaggi sono contingentati? Perché la nostra valle è a misura d’uomo e vogliamo che lo sia anche per te!».
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