Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 25 Gennaio 2018
Per le slot spesi 768 euro per abitante
«Dato contenuto grazie al lavoro fatto»
Gioco d’azzardo a Tirano,iIl vicesindaco Pola commenta i dati provinciali sulle quote investite nel gioco. «A Sondrio la media è di 1.639 euro, a Forcola di 15mila, in città solo 60 apparecchi installati».
Sono 768 gli euro spesi ad abitante a Tirano nel gioco d’azzardo lecito. È quanto risulta da un’indagine condotta a livello provinciale che ha valutato i soldi pro capite spesi in ogni paese, frutto di un conto matematico che ha suddiviso gli importi per il numero di abitanti. Premessa importante, questa, perché non significa che tutti gli abitanti spendano 768 euro per giocare, importo che rappresenta una media in città.
«Se guardiamo il numero puro e crudo pare tantissimo - spiega il vicesindaco, Daniele Pola -. In realtà Tirano si “salva” rispetto ad altri capoluoghi di mandamento. A Sondrio le giocate valgono 1.639 euro ad abitante e a Forcola addirittura 15mila euro pro capite. Dati che devono essere letti alla luce del numero di locali dotati di macchinette. A Forcola, ad esempio, ce n’è uno che raccoglie parecchie slot machine». A Tirano, in base a un recente censimento fatto dal Comune, sono una quindicina le attività dotate di slot machine per un totale di una sessantina di “mangiasoldi” installate nei locali. Il numero deriva dal monitoraggio che la polizia locale ha condotto sul territorio in seguito anche alle novità della legge regionale 8 del 2013 che limita l’installazione sul territorio nazionale delle apparecchiature del gioco d’azzardo lecito, vietando espressamente l’introduzione di nuovi dispositivi nel raggio di 500 metri lineari, dai luoghi sensibili, scuola, chiesa, asili e oratori.
Nel Comune di Tirano si è fatto ancora di più. In sostanza chi ha queste attrezzature - che non sono presenti nei cinque esercizi commerciali di proprietà pubblica - non può allestire dehor al di fuori del proprio locale. Strutture che, in una località turistica come il capoluogo abduano, sono molto richiesti.
«La norma, adottata dal Comune di Tirano, per cui non vengono concesse autorizzazioni ad installare dehor se si detengono slot machine ha fatto da deterrente finora - continua l’assessore -. Ciò ha portato anche al fatto che alcuni esercenti non hanno rinnovato il contratto con la casa che ha fornito a loro le slot, una volta che questo era a scadenza». Ogni macchinetta - da uno studio portato dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione - ha un giro di 9mila euro al mese, di cui 500 euro vanno al titolare del bar. Con solo quattro slot, entrano 2mila euro al mese senza fare nulla. Chiaro che per l’esercente è un vantaggio avere i dispositivi, anche se il costo sociale è molto grave. Una situazione che non sfugge agli enti locali che tengono controllato il territorio.
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