Pedesina, il sindaco si è dimesso. Con lui via anche cinque consiglieri di maggioranza

Pedesina

Terremoto in quel di Pedesina. Dopo essere balzata alle cronache soprattutto per essere tra i Comuni più piccoli d’Italia, secondo solo a Morterone, paesino in provincia di Lecco, il borgo orobico si prende la scena per un’attività amministrativa che ha fatto acqua da tutte le parti dallo scorso 10 giugno, giorno in cui Fabio Ruffoni, con il supporto del gruppo “Insieme per Pedesina” si era confermato sindaco, potendo così iniziare il suo secondo mandato. Come un fulmine a ciel sereno arriva infatti la notizia delle dimissioni del primo cittadino di Pedesina, Fabio Ruffoni e di cinque consiglieri del gruppo di maggioranza “Insieme per Pedesina”.

Stamattina mattina in Municipio Ruffoni e i consiglieri Silvio Tognoli, Elisa Berta, Tiziana Pezzini, Elia Zugnoni e Simone Svanella hanno consegnato le dimissioni. All’appello ora mancherebbero solo il vicesindaco Mauro Margolfo e l’assessore Miriam Bassani. Le grandi fratture tra sindaco e minoranza erano sotto gli occhi di tutti, ma mai si poteva ipotizzare a una svolta così drastica dopo appena 10 mesi di tempo dall’inizio del secondo mandato di Ruffoni.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stato l’ultimo consiglio comunale, svoltosi domenica. Una seduta fiume, durata più di tre ore e in cui la maggioranza ha fatto intendere con alcune votazioni di non essere più dalla parte dell’ormai ex sindaco. Una serie di irregolarità e di inadempienze a livello amministrativo sono state compiute dalla nuova amministrazione, costantemente sotto tiro da parte dell’opposizione, composta dai consiglieri Dino Della Matera (capogruppo), Maurizio Passerini e Giorgio Tarabini (l’altro candidato sindaco).

In due occasioni durante questi 10 mesi il consiglio comunale era stato in un primo momento convocato in una data, e poi rinviato per irregolarità che andavano a inficiare il corretto andamento della macchina amministrativa. Irregolarità nella convocazione del consiglio comunale, tempistiche stabilite dalla legge non rispettate, le diverse richieste di esercizio dell’autotutela per rimediare ad errori nella procedura dell’azione amministrativa e tante segnalazioni per l’utilizzo di cose o aree pubbliche “ad uso esclusivo” da parte di Ruffoni sono state una costante in questi mesi.

Nonostante in questa amministrazione la minoranza abbia inviato una quarantina di segnalazioni in Comune, anche il capogruppo Dino Della Matera non si aspettava un epilogo del genere: «Non conosciamo ancora le vere motivazioni di queste dimissioni. Se hanno rassegnato le dimissioni anche i consiglieri della maggioranza significa che qualcosa non ha funzionato nel gruppo. Non avrei mai pensato che si arrivasse a questo punto. Ma se si amministra con l’arroganza poi questi sono i risultati. Dal primo consiglio abbiamo fatto notare che non si poteva governare in questa maniera, ma si è sempre fatto finta di niente».

Il segretario comunale Francesco Chicca, che più di un mese fa aveva presentato le proprie dimissioni da responsabile dell’ufficio tecnico comunale, ha confermato le avvenute dimissioni di sindaco e di cinque consiglieri. Per Pedesina quindi lo spettro del commissariamento ora sembra inevitabile.

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