Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 21 Dicembre 2015
«“Passa” tieni duro» : attestati di solidarietà dopo la maxi condanna
L’ex presidente Cm sostenuto dalla gente. Strette di mano a Morbegno e a Bema e tanti messaggi. Gli avvocati difensori: «Pronti a presentare appello».
Una condanna era nell’aria, ma mai più il suo entourage si aspettava una tegola del genere. Sei anni al massimo, dicevano i pronostici dei più pessimisti. In pochi, per la verità, avrebbero scommesso sulla sua assoluzione in primo grado a Sondrio. Ma 9 anni e due mesi sono stati una sorpresa per tutti.
Si sprecano i commenti dopo le pesanti condanne - 38 anni di carcere per 9 condannati sui 19 a giudizio - rimbalzate dall’aula del tribunale di Sondrio alle prime pagine dei giornali.
Silvano Passamonti si è ritrovato letteralmente sommerso da messaggi di solidarietà che lo hanno raggiunto via Sms, sui social e soprattutto con strette di mano per strada: a Bema e a Morbegno, dove Passamonti ieri è stato visto in centro. La gente gli ha dimostrato vicinanza:«Tieni duro», l’invito più gettonato; «C’è gente che ha ammazzato e ha preso meno anni di te», o ancora: «In galera i ladri, quelli veri, nemmeno ci vanno».
Una testimonianza di affetto che avrà certamente fatto bene a Passamonti, mentre i suoi legali hanno concesso poche battute ai cronisti dopo averli invitati a non contattare il loro cliente, tenuto al silenzio stampa. «Certo che ci si aspettava un risultato diverso -dice l’avvocato Ettore Traini (del pool difensivo fanno parte anche Aldo e Marco Turconi) completa -, alla luce delle risultanze del dibattimento … Siamo convinti dell’innocenza di Passamonti.. Leggeremo le motivazioni e di certo faremo Appello».
Passamonti doveva rispondere di alcuni episodi di falso (per due è stato assolto per insufficienza di prove), del reato di peculato (per il filone Eventi Valtellinesi) concussione (contestato più di un episodio nella vicenda dei terreni di Cercino), mentre per la corruzione, la turbativa d’asta (filone Bema ed Eventi) e la truffa aggravata nei confronti della regione Lombardia (sempre per via della società che gestiva il Polo fieristico) è stato prosciolto in virtù della prescrizione.
Come accessorio, invece, il Tribunale lo ha condannato all’interdizione legale per la durata della pena e a vita da quella dai pubblici uffici, ma è da tempo che Passamonti ha rinunciato ad avere velleità politiche.
La sentenza di primo grado, frutto di un calcolo matematico dove l’incidenza delle aggravanti e attenuanti e degli aumenti in continuazione verranno svelati solo con la motivazione che verrà depositata entro 90 giorni , rischia di creare un pericoloso precedente per Passamonti, che è giunto al processo incensurato. L’amico Luca Spagnolatti - suo braccio destro (per alcuni “braccio armato”) in Eventi Valtellinesi - è invece già stato condannato in Appello (ma la sentenza è pendente in Cassazione) a 8 mesi per corruzione, per via della mazzetta da 10mila euro pagata - di tasca propria - all’allora assessore Pier Gianni Prosperini per riuscire a portare a casa un’importante commessa da far gestire alla società morbegnese. Anche per Spagnolatti giovedì è stata una mazzata: è stato condannato a 4 anni e 10 mesi (il pm per lui ne aveva chiesti 9!).
L’iter giudiziario è dunque solo all’inizio, al primo grado. Nuovi processi sono all’orizzonte e nuovi grattacapi, visto che Passamonti è per giunta indagato in altre inchieste, alcune “figlie” di questa vicenda (come la presunta tentata concussione con l’ingegner Giovanni Orietti).
Difficile calcolare quanto sia costato sino ad ora il processo anche se basta dare uno sguardo alle spese liquidate alle parti civili (gli onorari superano i 100mila euro) per averne un’idea. Poca cosa rispetto a quanto è costata questa inchiesta che nel 2010 è sfociata negli arresti (Passamonti ha fatto 4 mesi di carcere, più due di domiciliari) dopo 8 mesi di pedinamenti e più di 25mila intercettazioni - solo per Passamonti - poi trascritte.
E che dire del dibattimento? Ben 56 udienze in due anni, una quarantina di avvocati in campo e più di 250 testi sfilati in aula.
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