Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 04 Novembre 2017
Parolacce e scarabocchi sulla via
L’ira del Comune: «Gesto incivile»
Cosio Valtellino, l’assessore Dalle Grave furente per le parole volgari sulla carreggiata: «Nessun rispetto».
Scritte sul fondo stradale, decoro finito a zero. Hanno destato solo impressioni negative a Regoledo, frazione di Cosio Valtellino, le grandi scritte apparse ieri alle prime luci dell’alba sull’asfalto in zona Santa Maria in prossimità della chiesina.
Lo stile è quello dei messaggi dei coscritti, parole segnate con il pennello da imbiancare, il contenuto, il messaggio lasciato alla comunità non è di quelli da ricordare, una parolaccia che riempie tutta la sezione stradale, dei simboli cancellati, altri caratteri senza senso.
I residenti e anche tutti quello che durante la giornata sono transitati per la trafficata arteria che mette in comunicazione Cosio e Regoledo con Morbegno sono rimasti infastiditi.
Oggi la polizia locale dovrebbe disporre sopralluoghi approfonditi per verificare la tipologia dei materiali con cui sono state apposte le scritte, la loro persistenza. A Santa Maria non si nasconde il fastidio per l’episodio, sono frasi villane «scritte davanti a una antica chiesa». Si dovrà cercare di appurare di chi sia stata la sortita che ha destato tanto scalpore.
Dal fronte dell’amministrazione comunale sono arrivate severe considerazioni da parte dell’assessore ai Servizi alla persona e sport Manuela Dalle Grave. «Ho visto questa mattina - ha confermato l’amministratrice -, abbiamo trovato, io e tanti altri transitando per via Nazionale una scritta che non è civile, non mi piace, non mi piace quello che dice. Domani mattina (oggi), mi attiverò per svolgere verifiche, vedremo come intervenire. Di certo - ha aggiunto Dalle Grave - il fenomeno è da condannare».
Una “scrittina”, una piccola scritta - ha anche detto - ci può stare, ci può stare un cartello «ma questo episodio, le parole volgari, le considero un segno di inciviltà. Non la vedo nemmeno come una bravata - ha chiarito - una azione scherzosa che possa avere una qualche ricaduta piacevole, qui non c’è rispetto. E se gli autori sono coscritti, si ricordi - ha scandito - che si possono avere 18, 20, 25 anni ma l’educazione civica non è un gioco, il bene comune si deve rispettare. Il “colore” che accompagna le feste dei diciottenni? Nessuno lo vuole svilire, ma deve essere un “colore definito”. Vedremo - ha concluso - di capire chi sia stato, se mai le azioni potessero essere state riprese da qualche telecamera».
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