Palio di Aprica, giochi e sfide per 140 adulti e bambini

Una delle prime prove è stata la “Camminata tra le contrade”

Innanzitutto una premessa: quello che è partito e proseguirà fino al 24 novembre non si chiama più palio delle contrade, ma “Palio di Aprica”, perché la differenza fra contrade – cinque quelle presenti in paese Mavigna, San Pietro, Dosso, Santa Maria, Liscidini e Liscedo – è ormai superata dal mix di unioni e dal desiderio di non gareggiare per spirito campanilistico, ma all’insegna dello stare insieme ed essere un’unica comunità. Premessa edificante quella del “Palio di Aprica”, per l’appunto, promosso dall’oratorio don Bosco e che è riuscito a raccogliere un totale di sette squadre con limite imposto di un numero massimo di venti persone, per cui 140 gli aprichesi – con tantissimi bambini – impegnati in prove di diverso tipo per oltre un mese, dal 12 ottobre al 24 novembre – nel periodo cosiddetto “morto” dal punto di vista turistico, anche se questa definizione oggi non piace più e si cerca di superarla.

Il preludio è stato il “Palio dei ragazzi”, aperto anche ai non iscritti alle squadre del palio. Una sessantina i partecipanti che si sono sfidati nei giochi ideati dai volontari del Grest estivo fra percorsi ad ostacoli, disegni ed “ecologioco” ovvero un gioco educativo per diventare esperti di raccolta differenziata. Quasi impronunciabili per chi non mastica il dialetto i nomi delle squadre - Boci d’Abriga, Dosso Scürmartei, Gli Strepach d’Abriga, I tirac ansèma, Santa Maria Le Rive, Skinforch, Süruignüch e Brigoch - che hanno anche dovuto vestire a festa il paese con addobbi autocostruiti. I punti realizzati da ciascuna squadra saranno associati con estrazione alle sette squadre del palio nel corso dell’ultima giornata.

«Teniamo molto che esca questo messaggio di unità in paese – spiega Monica Ghisla del gruppo oratorio -. Siamo molto contenti del percorso che la comunità sta facendo insieme e grazie al parroco don Giacomo Folini». Una delle prime prove del palio, che vede il sostegno di Fondazione Pro Valtellina, è stata la “Camminata tra le contrade”: partendo da Liscedo, le squadre sono arrivate a San Pietro dopo aver attraversato tutte le contrade di Aprica portando con sé il proprio stendardo e passandosi la fiaccola del palio. Sul sagrato della chiesa di San Pietro è stato, poi, estratto il tempo misterioso utilizzato per stilare la classifica sulla base dei tempi di percorrenza realizzati da ciascuna squadra.

«Proseguiremo con le altre prove – aggiunge Ghisla -: domenica 11 novembre ci sarà “Ponta e fam grignà” (spingi e fammi ridere), ovvero i partecipanti dovranno spingere in salita, alla contrada Santa Maria, una botte. E abbiamo chiesto ad ogni squadra di presentare sei persone travestite. Il 16 novembre proporremo giochi nelle varie contrade, poi avremo tornei serali di pallavolo, briscola e calciobalilla, la caccia al tesoro fotografica e la caccia all’oggetto. Concluderemo il 24 novembre con la prova teatrale incentrata sulla rivisitazione di una fiaba e con il “pranzo degli aprichesi”».

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