Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 14 Novembre 2017
Olivicoltura sui Cech. È questa la ricetta
salva-terrazzamenti
Traona, Comunità montana e Fondazione Fojanini collaborano alla diffusione dell’ulivo da vent’anni. Il 16 dicembre una giornata con i tecnici agrari.
Una giornata dedicata all’olivo, all’olio e allo zafferano in Valtellina è la proposta della Comunità montana di Morbegno in collaborazione con fondazione Fojanini e comune di Traona. Gli stessi enti danno così seguito a quanto avviato la primavera scorsa, quando venne promosso il primo incontro dedicato all’olivocoltura in Bassa Valle.
L’olivicoltura fa parte del settore colture alternative e innovative trattato dalla Fondazione Fojanini, nato dall’esigenza di salvaguardia del territorio, con particolare attenzione ai terrazzamenti, attraverso la sperimentazione e messa in campo di diverse tipologie di colture. A favorire negli ultimi anni la diffusione degli uliveti anche sulla costiera dei Cech è stata la necessità di trovare colture alternative alla vite che possano arginare il fenomeno dell’abbandono dei terreni e del conseguente degrado del paesaggio terrazzato.
La giornata in programma a Traona per sabato 16 dicembre vedrà protagonisti i tecnici della fondazione, che terranno vere e proprie lezioni in merito alla coltivazione dell’olivo e dello zafferano, mentre all’architetto Marco Antonucci spetterà il compito di dedicarsi alla presentazione e degustazione degli oli valtellinesi.
«La coltivazione dell’olivo è diventata una realtà anche in provincia di Sondrio - sottolineano dalla Fojanini - iniziata circa 20 anni fa, attualmente diverse superfici della fascia retica sono interessate da questa coltura. Il clima favorevole di questo ultimo decennio - l’ultima ondata di freddo risale a febbraio 2012 con pochi danni riscontrati sugli impianti - ha ulteriormente favorito l’espansione di questa coltura con circa 15mila piante stimate in provincia».
L’ulivo affianca la vite su quelle superfici dove quest’ultima per svariati motivi è stata abbandonata e dove le condizioni di illuminazione, temperatura e carenza idrica non consentono la buona riuscita di nessun altra specie vegetale da frutto se non di una mediterranea che in natura condivide lo stesso habitat della vite. Il trend in crescita delle coltivazioni di ulivo anche sulla costiera dei Cech sono seguiti con attenzione dalla Comunità montana, oltre che dalla Fojanini, anche per i benefici al territorio che riguardano «non solo il contrasto agli incolti con vantaggi immediati per stabilità dei versanti e mantenimento del paesaggio, ma anche per gli stessi viticoltori che sempre più spesso si trovano a fare i conti con danni e mancati raccolti causati da un aumento di animali selvatici, uccelli e altre patologie direttamente correlate all’estendersi della superficie boschiva». Dato l’interesse sul tema, oltre alla giornata prevista a Traona, la Fojanini organizza a partire da venerdì prossimo anche un corso specifico di olivicoltura e coltivazione dello zafferano che si terrà presso la sede sondriese del centro di studi superiori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA