Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 20 Febbraio 2019
Nuova prospettiva per la Val Gerola
Dopo trekking e sci, apre all’arrampicata
Cristian Candiotto, aspirante guida alpina, illustra le pareti allestite dal paese a Fenile. Grazie alla collaborazione di Simone Pedeferri e di alcuni arrampicatori il progetto è decollato.
C’è una prospettiva nuova per la Val Gerola che dopo aver puntato su trekking e sci apre le porte all’arrampicata con un progetto variegato che punta a valorizzare potenzialità ancora inespresse della valle orobica. La mente dell’iniziativa è Cristian Candiotto, aspirante guida alpina - prossimo alla conclusione formale dell’iter burocratico previsto dal collegio regionale - che in valle ha lavorato prima di tutto nell’apertura di vie di arrampicata su roccia, ghiaccio e misto riuscendo a far conoscere anche la dimensione verticale sia estiva che invernale della Val Gerola. A ciò ha affiancato la sua attività di guida, promuovendo tra l’altro anche iniziative di avvicinamento all’arrampicata rivolte ai bambini e non solo. «Le potenzialità di questa valle sono notevoli e ancora inespresse - afferma Candiotto - da qui e dalla voglia di scalare è nato il progetto che stiamo portando avanti, anche in collaborazione con il Comune di Gerola e che include boulder e arrampicata con la corda e dry tooling».
Si parte dal ponte nuovo che dà accesso a Gerola con una piccola palestra di roccia adatta anche ai bambini con alcune possibilità per il dry (tecnica che presta alla scalata su roccia l’attrezzatura da ghiaccio come piccozze e ramponi).
Risalendo verso Gerola, poco fuori dal centro parte un’area di boulder (arrampicata sui massi senza l’ausilio di corde) che prosegue lungo il Bitto fino a raggiungere la località Valis in cima all’abitato di Gerola, dove la strada supera il torrente prendendo la direzione di Fenile e Pescegallo. Da qui parte un’altra zona di boulder e arrampicata con la corda per principianti ed esperti, sulla tipica roccia locale che offre un’arrampicata varia e divertente, permettendo di scegliere tra zone in ombra o esposte al sole a seconda di stagione e condizioni.
La collaborazione del Comune e delle associazioni locali è prevista in particolare per gli accessi alle diverse aree, comunque alla portata di tutti. Il progetto di Candiotto gode della collaborazione di Simone Pedeferri, climber e alpinista della Valmasino, e di un folto gruppo di arrampicatori che hanno dato la loro disponibilità a lavorare al progetto, che muoverà i primi passi sul campo non appena le condizioni lo consentiranno, con l’obiettivo di arrivare alle porte dell’estate a presentare il risultato. Tra le idee c’è anche quella di dare vita a un evento legato all’arrampicata per far conoscere la Val Gerola anche sotto questo aspetto: «Se penso agli ultimi anni - dice Cristian Candiotto - vedo un’evoluzione della valle nel modo di andare in montagna, che include ed offre occasioni che vanno dal boluder all’arrampicata sportiva, dal misto fino alle cascate di ghiaccio. Sono tutti modi di vivere l’ambiente consapevolmente e con spirito di scoperta, ognuno secondo le proprie capacità e passioni nel rispetto di ciò che il territorio offre naturalmente».
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