Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 02 Settembre 2018
Nuova 38 e la viabilità del territorio
Vertice con i sindaci: «Risposte certe»
Morbegno, mercoledì prevista la riunione tecnica per fare il punto sulle opere “collaterali”. Strade rovinate e ciclabili tagliate in due: «Ma tutto sia sistemato con la fine del cantiere».
È convocata per mercoledì prossimo la riunione tecnica dei sindaci interessati per territorio che riguarderà i lavori di viabilità collaterale alla tangenziale di Morbegno. L’incontro è stato indetto dall’assessore regionale agli enti locali e alla montagna, Massimo Sertori e si svolgerà nella sede dell’Utr della montagna a Sondrio.
Una riunione che viene in risposta all’esigenza, espressa dagli stessi sindaci interessati dal passaggio della nuova statale 38, di definire le opere da realizzare in particolare su Cosio Valtellino, Morbegno e Talamona oltre che per avere indicazioni sulla data di conclusione delle opere della tangenziale e la sua apertura. I lavori sono in fase di conclusione – con una realizzazione che ha raggiunto il 96% - e l’intento da parte degli amministratori è avere garanzie sul fatto che il territorio locale, martoriato dal passaggio di un cantiere così importante, non debba subire conseguenze. Si tratta in particolare di strade che sono state interessate dal passaggio continuativo dei mezzi pesanti e che risultano quindi ammalorate, terreni interclusi, viabilità locali da rivedere a seguito della nuova arteria, piste ciclabili tagliate in due, collegamenti nord-sud dei paesi compromessi.
Da tempo gli amministratori locali richiamano alla chiarezza e trasparenza della stazione appaltante. «La nuova statale 38 è un’opera importante per il nostro territorio e l’abbiamo dimostrato mantenendo sempre una forte responsabilità – sostiene il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti - cofinanziando l’opera, non intralciando mai il lavoro delle maestranze nonostante i territori fossero stati massacrati dai cantieri (strade, disagi viabilistici, polveri, aree di fondovalle compromesse) e dimostrando collaborazione con Anas e maestranze nell’ascoltare in via sostitutiva la popolazione e molte volte sentirsi richiamati dai cittadini di responsabilità che non spettavano a noi amministratori».
«Ora attendiamo da questo incontro risposte certe per il bene dei territori che rappresentiamo e che già hanno subito parecchio. Abbiamo chiesto solo ciò che ci spetta con altrettanta responsabilità. In primis si finisca l’opera così importante ma contemporaneamente siano tutelati i territori: fine cantiere e sistemazione del territorio devono rivestire la stessa importanza per non arrivare ad avere una nuova opera importante ma un territorio locale martoriato».
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