Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 07 Maggio 2017
«Nuova 38, Campovico a rischio smog senza schermi»
Il Comitato di zona 3 rinnova alla Provincia la richiesta di insistere con l’Anas sulla variante al progetto. In vista del Collegio di vigilanza di lunedì i cittadini si dicono preoccupati anche dalla gestione dei fumi delle gallerie.
Un appello alla Provincia affinché l’abitato di Campovico venga salvaguardato dal passaggio della nuova superstrada. Lunedì si terrà il Collegio di vigilanza sul cantiere della nuova 38. Un’occasione propizia, secondo i rappresentanti del Gruppo di lavoro nuova statale 38, del Comitato di zona Morbegno 3 e della petizione popolare del 2013, affinché il presidente della Provincia, Luca Della Bitta, con il quale i portavoce si sono confrontati di persona nei giorni scorsi, porti avanti le istanze dei cittadini, preoccupati della posizione di Anas in merito alla copertura di un tratto di 150 metri circa del rilevato della superstrada compreso tra le due gallerie di Selvapiana e di Paniga. Opzione questa a tutela dell’abitato da tempo chiesta dai residenti delle frazioni morbegnesi.
Per questo i cittadini chiedono a Del Bitta di farsi carico, nel Collegio di vigilanza, di «chiedere di deliberare il finanziamento dell’opera di prolungamento del tunnel attingendo al quadro economico dell’Accordo di programma per la Viabilità in Valtellina. La fattibilità del prolungamento, infatti, è attestata dagli elaborati dell’Anas». Così i residenti domandano di dare il via alle procedure progettuali dell’opera, accelerando i tempi burocratici stimati dall’Anas. «Per fugare ogni perplessità, conviene ricondurre la copertura alla sua positiva natura di variante in corso d’opera, non già di intervento aggiuntivo». E aggiungono: «La tangenziale di Morbegno viene finanziata anche con i nostri soldi. Per questo importante motivo si può e si deve fare un’opera a favore dei cittadini contribuenti, che rientrano a pieno titolo nel novero dei soggetti finanziatori». I portavoce puntano i fari anche sulla direzione di scarico dei fumi in uscita dalla galleria di Selvapiana (Campovico) lato est, a ridosso del torrente Tovate.
«Ci risulta che un quarto dei fumi, per motivi tecnici, verrà convogliato ad est e i rimanenti ad ovest. Questa soluzione contrasta nettamente con quanto deliberato dal Cipe, che invece prevede l’aspirazione di tutti i fumi verso ovest (piana della Valletta nel Comune di Traona). Se fosse così - rimarcano - assisteremmo a una nuova variante in corso d’opera e in tal caso ampiamente peggiorativa; questa soluzione graverebbe ulteriormente sull’abitato di Campovico, avvalorando ancor più la nostra richiesta di prolungamento della galleria stessa». In corrispondenza del futuro imbocco sopra Campovico risiedono, a ridosso della superstrada, una decina di nuclei familiari. «Queste abitazioni saranno letteralmente investite dai fumi in uscita dal varco del viadotto sovrastante il torrente Tovate. Un errore? Sicuramente, ma vogliamo solo significare che la necessaria flessibilità di un progetto esecutivo ci deve aiutare a decidere l’esatta categoria degli interventi».
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