Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 07 Ottobre 2016
«Nessuno tocchi l’area del tennis»
Già 1.500 le firme all’Aprica
Depositate in Comune dalla minoranza. Ma la giunta ha dato avvio ai lavori il 26 settembre. «Procedura affrettata, il sindaco non vuole ascoltare»
Millecinquecento firme raccolte fra cittadini e turisti e la formazione di un comitato per chiedere al sindaco di Aprica di rivedere il progetto di riqualificazione dell’ex area tennis. Si sta allargando il fronte del “no” all’opera di cui si è discusso, qualche settimana fa, in un’animata assemblea pubblica. Scendono in campo ora i consiglieri comunali di minoranza, Ottorino Volonté e Danilo Muti, per contestare il modus operandi dell’amministrazione che, prima convoca l’assemblea e poi, subito dopo (il 16 settembre), approva in giunta il progetto esecutivo con immediato avvio (il 26 settembre) della procedura per l’appalto dei lavori, «in barba al dissenso di molti cittadini – dicono i due consiglieri – e alla disponibilità, dichiarata dallo stesso sindaco in assemblea, di sospenderne il progetto, qualora fosse risultata una significativa mancata condivisione. Diciamo che 1.500 firme non sono poche».
L’intervento, peraltro, riguarda la più importante area pubblica del paese, in zona centrale, caratterizzata dalla presenza di impianti sportivi (campi da tennis, campo da bocce, campo da calcio, pattinaggio, struttura per l’arrampicata), spazi-gioco per i bambini, zone a verde per il relax di cittadini e villeggianti.
«L’amministrazione vuole realizzare una piazza, attrezzata anche per ospitare grandi sporadici eventi, con la conseguente eliminazione dei campi da tennis, di una parte di verde, del bar di servizio interno - dicono -. Una larga parte della popolazione residente e numerosissimi villeggianti esprimono disapprovazione per il contenuto dello studio. Forte è l’irritazione di molti anche per i modi ed i tempi di sviluppo dell’iniziativa, che improvvisamente ha riscontrato una decisa accelerazione».
Volonté e Muti domandano perché convocare un’assemblea pubblica per poi, subito dopo, procedere con il proprio progetto senza valutare le voci di dissenso?
«Viene allora naturale pensare che la dichiarata disponibilità del sindaco all’ascolto del paese - aggiungono i due consiglieri - fosse solo apparente, un’affermazione non rispondente al vero, immediatamente smentita nei fatti e negli atti».
«Non scompare - concludono - l’evidenza che molti, residenti e villeggianti di Aprica, pur condividendo l’esigenza di riqualificare l’area interessata, sono assolutamente contrari alla realizzazione della piazza, allo smantellamento degli impianti sportivi, alla riduzione del verde, ed in ogni caso propongono con decisione, contrariamente al sindaco, la conferma della destinazione originaria degli spazi. In questo senso le 1.500 firme, depositate in Comune insieme ad una nota nella quale si richiede al sindaco di non dare corso alla realizzazione del progetto, di ripensarlo nei principi ispiratori e nell’impostazione di fondo e dunque nei contenuti attuativi ad oggi previsti, ritenuti in evidente contrasto con le priorità e le aspettative del paese».
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