Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 26 Marzo 2018
Museo dell’Ape Car. L’idea di Francesco
ora al Sant’Antonio
Sabato sera a Morbegno c’è stato il taglio del nastro nel chiostro con l’assessore alla Cultura D’Agata . Il giovane direttore, 14 anni, è entusiasta della soluzione.
Il museo dell’Ape Car esce dalla mura domestiche e ottiene il riconoscimento ufficiale della città in cui è nato che gli ha donato una sede nel chiostro di Sant’Antonio. Grazie all’associazione “É Valtellina” e al comune di Morbegno, il più giovane direttore di museo d’Italia da sabato sera ha trovato uno spazio pubblico da dedicare alla sua collezione. Lui, il direttore, è Francesco Bongio, quattordicenne di Morbegno e il suo museo, finalmente, ha traslocato dai locali di casa verso una postazione comunale .
«Con piacere - ha tenuto a rimarcare l’assessore comunale alla Cultura, Claudio D’Agata - ospitiamo l’esposizione davvero coinvolgente dove Francesco ci mostra la sua passione e ci coinvolge nella storia dell’Ape Car, un mezzo molto usato dai nostri contadini, muratori e tuttora molto di moda fra alcuni ragazzi. L’amministrazione ha accolto senza dubbi la proposta di questo quattordicenne di fare un’esposizione permanente della sua raccolta e di trovare uno spazio per condividere la sua passione con un pubblico che stimo possa comprendere un target piuttosto ampio, dai nonni ai nipoti». Dal 2011 il giovanissimo Francesco ne ha fatta di strada con le sue Ape Car in miniatura, che oggi superano la settantina, come hanno potuto ammirare i presenti al taglio del nastro della sede, fra di loro anche i rappresentanti di Piaggio e dell’Ape club Italia, che al momento il museo condivide con i collezionisti di trenini. Era il 2011 quando il piccolo Francesco scoprì la sua passione per l’Ape Car e cominciò a collezionare modellini. Da allora, uno alla volta, i modellini sono diventati più di 70 .
Sabato è stata l’occasione per presentare il rinnovato staff che affianca Francesco nel suo museo, «perché da solo adesso non riuscivo più a gestire tutto quanto», ha detto il direttore che negli ultimi tempi è stato contattato per diverse interviste e per partecipare a programmi televisivi, richieste che al momento ha declinato, «anche perché oltre a portare avanti con interesse il suo ruolo di direttore è un bravo corridore del Csi locale e anche uno studente di terza media che l’anno prossimo frequenterà l’Itis indirizzo informatico quindi il tempo a disposizione sarà meno», dice zia Silvia, artefice del culto del nipotino, visto che è stata lei anni fa fargli quel regalo poco comune, la sua prima riproduzione di un’Ape Car .
«Insieme a me oggi c’è il vice direttore Giulia Bongio, per la sicurezza, logistica e trasporti Lorenzo Monti, e Claudia Monti, una volta semplicemente mamma, ora responsabile delle pubbliche relazioni e Chiara Ronconi, nuova responsabile del marketing. Insieme a chi ci ha dato la sede ringrazio tutti loro e tutti i nostri sostenitori».
Quindi è toccato al momento musicale con le note di Davide Taloni, Lorenzo Monti e Paolo Laboule Novellino. Il museo che raccoglie le mini Ape Car scovate nei mercatini, nei negozi e on line, è aperto a visite guidate su prenotazione con mail a [email protected]. Ora tocca ai prossimi progetti, «dal censimento delle Ape Car in Valle, al recupero di un Apecar “vero” da rimodellare artisticamente, sino al nuovo viaggio alla Piaggio dove apriranno uno spazio specifico per l’Ape Car».
© RIPRODUZIONE RISERVATA