Mostra del Bitto, una tradizione che si rinnova

Fra conferme e novità, per i visitatori e per gli operatori: il 19 e 20 ottobre torna la mostra del bitto evento clou del calendario provinciale Rinnovarsi e crescere, nelle proposte e nei contenuti, innovando ma mantenendo fede alla tradizione: la Mostra del Bitto di Morbegno, giunta alla sua 117esima edizione, evolve rimanendo fedele a sé stessa, puntando su enogastronomia e tradizione, rivisitando ogni anno le proposte. Sabato 19 e domenica 20 ottobre, i visitatori saranno confortati nel ritrovare la manifestazione alla quale sono affezionati ma anche galvanizzati nel constatare le tante novità introdotte. Un centinaio di laboratori del gusto per assaggiare il formaggio e gli altri prodotti tipici in modalità e in contesti sorprendenti, animazione, attività per i bambini e moltissimi stand di eccellenze agroalimentari della valle e del resto della Lombardia. E una città da scoprire, nelle sue bellezze artistiche e nei suoi angoli più suggestivi. Nulla è scontato e niente si ripete pedissequamente ma tutto viene reinterpretato per catturare l’attenzione, colpire la mente e rimanerci, come un piacevole ricordo da conservare.

È questo il segreto del successo per la più importante rassegna enogastronomica provinciale: radici ben piantate nella tradizione e sguardo proiettato nel futuro. L’edizione 2024 è stata presentata giovedì alla presenza dei rappresentanti di enti e associazioni coinvolti nell’organizzazione. Dal sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero al presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno Maurizio Papini, dal presidente del Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto Marco Deghi al segretario generale della Camera di Commercio Marco Bonat, dal presidente del Consorzio Turistico Porte di Valtellina Ruggero Belluzzo al delegato provinciale di Onaf Oscar Del Barba, ai presidenti delle associazioni mandamentali di Morbegno di Confartigianato Imprese, Johnny Oregioni, e di Unione Commercianti, Yuri Dolzadelli, con Giacomo Bertolini di Bringsol e Simona Nava, ideatore e coordinatore dell’evento. Un gruppo folto a rappresentare la coralità che caratterizza l’organizzazione: nei loro interventi hanno evidenziato i punti di forza della Mostra del Bitto che la rendono speciale agli occhi degli operatori e dei visitatori. La Mostra del Bitto è sapori che non si dimenticano e saperi che si tramandano ma è anche incontro, confronto, divertimento e apprendimento secondo uno schema ormai acquisito che proprio a Morbegno, in queste due giornate, trova il suo compimento: fare cultura del prodotto tipico. Perché un formaggio non si assaggia soltanto ma si conosce attraverso il territorio del quale è espressione e per il tramite dei maestri casari. I più bravi saliranno sul palco dell’auditorium di Sant’Antonio quali vincitori del concorso dei formaggi, domenica mattina, e subito dopo averli applauditi, i visitatori potranno assaggiare le forme più buone nella Master class con gli esperti di Onaf. Ci si compiace sul fronte interno ma contemporaneamente si guarda all’esterno per cogliere i segnali e recepire le tendenze: in una fase congiunturale positiva per il settore provinciale emerge l’esigenza di crescere ulteriormente, ispirandosi ai grandi marchi e alle filiere storiche.

Non è casuale che l’apertura della Mostra del Bitto, dopo la cerimonia d’inaugurazione, nella mattinata del sabato, sia affidata a The European House Ambrosetti con il forum dedicato al valore della filiera lattiero casearia. Conferme e novità, a rendere l’esperienza alla Mostra del Bitto ancora più coinvolgente e intrigante. Si percepiscono scorrendo il ricco programma della due giorni che la Comunità Montana Valtellina di Morbegno, con il Consorzio Turistico Porte di Valtellina a supporto, ha affidato alle mani esperte di Simona Nava e della sua agenzia Sviluppo Creativo, a garantire un moto perpetuo di creatività. Tanti capitoli a comporre una narrazione: dai Celti fino ai giorni nostri. Una storia che continua.Quindici diverse tipologie per un centinaio di percorsi di degustazione complessivamente, tanti da mettere in imbarazzo chi si troverà nella condizione di scegliere uno o più ai quali partecipare. Partendo dal formaggio, per proseguire con vino, birra, salumi e dolci tipici, guidati da esperti assaggiatori in grado di raccontare i prodotti e di individuare aromi e sentori. Al lume di candela, per un appuntamento speciale in piazza San Giovanni, completamente al buio, da bendati, al ritmo di tango argentino, dipingendo, al dolce suono delle parole di classici della letteratura o in carrozza. Oltre a “Gusto artigiano” che abbina dolce e salato, Spritz e taroz, distillati, focacce e dolci. Proposte sorprendenti per arricchire l’esperienza di gusto in un crescendo di emozioni e di sensazioni olfattive. Sarà una città mostra. La zona di Sant’Antonio, con la piazza, l’auditorium e l’antico convento, le vie Vanoni, Nani e Garibaldi, le piazze San Giovanni e Caduti per la Libertà, i Giardinetti sul Bitto e Palazzo Malacrida. La Mostra del Bitto ridisegna la mappa della città nei suoi luoghi simbolo assegnando a ciascuno una funzione: una via privilegiata alla scoperta, per chi non li conosce, ma anche l’opportunità di guardarli sotto una luce diversa per i residenti. Una passeggiata con numerosi e lunghi stop: per assistere a uno spettacolo, per ascoltare musica, per partecipare alle degustazioni e ai laboratori, per assaggiare e acquistare le eccellenze agroalimentari. Oppure per un aperitivo, uno spuntino, un pranzo e una cena in uno dei bar o dei ristoranti che servono proposte speciali a tema Mostra del Bitto. La Mostra del Bitto si potrà visitare sabato 19 ottobre, dalle 10 alle 22, e domenica 20, dalle ore 10 alle ore 18. Le prenotazioni per le degustazioni si effettuano on line, sul sito internet www.mostradelbitto.com, o sul posto, fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni ci si può rivolgere al Consorzio Turistico Porte di Valtellina: 0342 601140, [email protected].

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