Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 04 Settembre 2016
Morto Primo Ciapponi. «Morbegno ha perso un pezzo della sua storia»
La scomparsa annunciata su Facebook. Dai commercianti all’Onaf il cordoglio per la perdita. «Era il fratello più riservato, ma sempre al lavoro».
«Oggi la nostra famiglia ha perso un pilastro portante: Primo ci ha lasciati. Circondato dall’affetto dei suoi cari se n’è andato un grande uomo! Buon viaggio Primo, sarai sempre nei nostri cuori». Hanno scelto Facebook, la pagina dedicata allo storico negozio di piazza Tre Novembre, i familiari di Primo Ciapponi per annunciare la scomparsa del loro congiunto.
Si è spento a 92 anni uno dei due fratelli Ciapponi, titolare con Dario della bottega “Fratelli Ciapponi”, uno degli esercizi commerciali più noti a Morbegno, vetrina indiscussa delle eccellenze enogastroniche della Valtellina, meta obbligata di turisti e palati fini di casa nostra e di fuori provincia. La città si è stretta attorno alla famiglia del commerciante, la moglie Anna, i figli Franco, Luciano, Lucia e Paolo, questa mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni, ma già da ieri Morbegno e chi ha conosciuto Primo ha manifestato cordoglio. Primo Ciapponi, infatti, si porta via un pezzo di storia morbegnese, iniziata nel 1954 quando il negozio mosse i primi passi. Un volto storico del commercio locale che, dal privilegiato punto d’osservazione del suo negozio nel cuore cittadino, ha visto mutare la piazza, costumi e usi giornalieri, che mai hanno escluso dagli acquisti quotidiani quella bottega dal sapore retrò, dai profumi ghiotti e invitanti con la sua riconoscibile e romantica insegna mai scalfita dal tempo, “Alimentari e coloniali F.lli Ciapponi-Drogheria, Granaglie, Formaggi”.
«Dispiace davvero per la perdita di questo pezzo di storia di Morbegno - dice Renato Ciaponi, di Onaf, Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi -, il negozio dei fratelli Ciapponi è stato il primo in Valtellina a valorizzare l’enogastronomia di qualità della provincia: trent’anni fa era un’eccezione vedere esposta in vetrina una forma di Bitto vecchia di dieci anni, loro lo facevano, antesignani di una modalità che è diventata consuetudine oggi. Dei due era Primo il fratello più silenzioso, più riservato, ma sempre presente e instancabile lavoratore». E aggiunge: «Ho un ricordo indelebile di loro a una Mostra del Bitto, quando di fronte alle telecamere della Rai tagliarono con righello e coltelli del mestiere una forma di Bitto d’annata nel silenzio sacro che accompagnava il loro rito, così solito per loro, quanto unico per chi vi assistette».
La vicinanza alla famiglia Ciapponi da parte del portavoce di Onaf è la medesima espressa da Nando Peretti, presidente dei commercianti in Bassa Valle che insieme all’associazione di categoria ha espresso direttamente le condoglianze per il collega scomparso. «Come ogni morbegnese non potevo non riconoscere quell’uomo da sempre presente nella bottega Ciapponi o al suo esterno, dove non era insolito vederlo negli ultimi anni seduto sulla panchina, magari insieme all’inseparabile fratello. È stata una figura importante per il commercio e per l’indotto turistico che il suo esercizio storico ha saputo attirare».
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