Morbegno: ritardi nei lavori al Nido Tartaruga, i bimbi restano al Girasole

Un altro anno al Girasole per i bambini del nido: «per tutelare i piccoli e dopo i ritardi della ditta che ha portato a una situazione imbarazzante», come ha spiegato senza mezzi termini il sindaco Patrizio Del Nero.

È stato il capogruppo di minoranza Franco Marchini nel consiglio comunale di lunedì sera a parlare del cantiere del nido La Tartaruga oggetto di intervento per lavori di ristrutturazione che sono slittati. Per questo i bambini (così come accade da ottobre dell’anno scorso ) continueranno a fare scuola all’asilo Girasole per questo anno scolastico, quando, invece, in base al cronoprogramma ,sarebbero dovuti tornati nella sede originaria in via Prati Grassi. «Il 30 luglio ci avevate tranquillizzato sul nido: si sarebbe andati verso un trasloco ad agosto con il nuovo anno scolastico regolarmente svolto in via Prati Grassi- a esordito Marchini - venti giorni dopo esce la delibera di giunta decreta il rinvio di questo trasferimento di un anno. Cosa è successo?».

Lo ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Maria Grazia De Giorgio imputando a «ragioni di organizzazione della ditta, cioè alla difficoltà nel reperire manodopera» il ritardo nei lavori e quindi il cambio di programma nella logistica . «La ditta è un general contractor, quindi c’è un filone dell’azienda che si occupa delle forniture, un filone che si occupa del reperimento manodopera- ancora De Giorgio -. Le forniture sono arrivate regolarmente, la manodopera evidentemente no».

L’amministrazione comunale ne ha preso atto e di conseguenza ha ritenuto opportuno confrontarsi con insegnanti, coordinatrici e genitori. Dall’esito del raffronto, «soprattutto da parte di educatrici e insegnanti» è emersa l’opportunità di «non spostare dei bambini così piccoli, ormai abituati a uno spazio diverso, a metà anno. Inizialmente- ha precisato l’assessore- l’idea era quella di approfittare delle vacanze di Natale per fare il trasloco visto che i lavori adesso hanno ripreso, ma di fronte alla segnalazione delle coordinatrici abbiamo dato priorità al benessere dei bambini».

«Ricordo però – è intervenuto Marchini, ex assessore- che quando era stato deciso il trasferimento al Girasole le stesse insegnanti avevano sollevato criticità su questa sede perché gli spazi non erano gli stessi abituali e bisognava convivere con una struttura differente. Quindi la temporaneità del trasferimento era un’esigenza loro in primis. Poi è un peccato lasciare una struttura nuova a misura di bambino vuota per sei mesi. Poi sappiamo che questo appalto pubblico ha manifestato diverse problematiche, prima e dopo le elezioni». È stato perentorio il sindaco Patrizio Del Nero che ha parlato di una situazione «imbarazzante», innanzitutto per via «di un appalto attraverso un sistema che giudico curioso, cioè attraverso un general contractor che ha consegnato i progetti alla ditta subappaltatrice sette mesi dopo l’aggiudicazione». In secondo per via «del lungo periodo di sospensione che ha fatto slittare le opere la primavera. . Al nostro insediamento abbiamo trovato una situazione di un cantiere discutibile dal punto di vista organizzativo e delle capacità professionali . L’errore quindi sta nel manico: avere utilizzato un general contractor, non avere controllato i tempi di inizio del cantiere e la mancata comunicazione fra general e impresa ha portato alla situazione che è quella conosciuta».

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