Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 21 Marzo 2017
Morbegno punta sul museo a cielo aperto
Tra poche settimane via ai lavori per realizzare il Polo delle Biodiversità, inaugurazione a settembre . Un parco tematico sorgerà sull’area di tremila metri quadrati che si estende tra la piscina e la struttura fieristica.
Presto al via i lavori per la realizzazione del polo delle biodiversità: un museo naturalistico a cielo aperto. L’intervento inizierà ad aprile: i tecnici della Fondazione Fojanini avranno poco più di quattro mesi di tempo per realizzare il progetto della Comunità montana di Morbegno. Mentre l’inaugurazione è prevista a settembre, subito dopo l’apertura delle scuole.
Si profilano dunque una primavera e un’estate di lavoro intenso per inaugurare nei tempi prefissati il Polo delle Biodiversità che ha ottenuto dalla Regione un contributo di 70 mila euro su una spesa totale di 100 mila.
Le idee sono state messe su carta dai tecnici della Fondazione Fojanini, coordinati dal direttore Graziano Murada, poco più di un mese dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa con il quale l’ente comprensoriale ha incaricato il centro di ricerca per la realizzazione di un progetto destinato a trasformare l’area esterna del Polo fieristico provinciale, il prato attiguo all’edificio che ospita la piscina, finora inutilizzato. Si tratta di di un vero e proprio parco tematico, un museo naturalistico a cielo aperto che mostrerà e informerà mediante pannelli lungo il percorso, che potranno essere letti anche dagli ipovedenti, e le nuove tecnologie con un sito internet e una app.
«La Fondazione Fojanini ha realizzato un progetto davvero interessante che stupirà tutti - sottolinea il presidente della Cm, Christian Borromini -. La valenza è duplice in quanto riqualificheremo un’area di tremila metri quadrati tra la piscina e il polo fieristico offrendo una nuova attrattiva per residenti e turisti. Abbiamo un patrimonio ambientale e naturalistico di straordinario valore, colture che fanno parte del nostro passato, che sono il nostro presente e che saranno il nostro futuro, con il progetto tutto questo sarà rappresentato, valorizzato e reso fruibile ai residenti, in particolare alle scolaresche, e ai turisti».
Sono state disegnate cinque aree a formare un triangolo. All’ingresso i visitatori incontreranno l’aiuola con le specie orticole, mentre piante rampicanti mitigheranno il muro della piscina, quindi piante aromatiche e alveari prima di raggiungere un’area con una pendenza del 15% sulla quale verranno piantati viti e ulivi. Poco distante sarà ricreato un conoide, a rappresentare l’ambiente tipico della Media Valle in cui vengono coltivate le mele e i piccoli frutti. In uno spazio attiguo, anche questo in pendenza, i visitatori incontreranno gli orizzonti vegetazionali tipici del prato di fondovalle fino ai boschi di conifere, un altro ospiterà arbusti, piante e fiori. Nella parte centrale, quale simbolo del Polo delle Biodiversità verrà piantato un castagno monumentale. Tutti i percorsi saranno in terra battuta e resi accessibili al passaggio di sedie a rotelle, carrozzine e passeggini.
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