Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 26 Giugno 2017
«Morbegno, nei parchi gioco saranno piazzate le telecamere»
Nel corso del Comitato di zona si è discusso anche della sicurezza sul torrente Bitto.
Più sicurezza nei parchi gioco con l’arrivo delle telecamere. A dirlo è il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, rispondendo così alla richiesta dagli abitanti della zona nord della città. Proprio i residenti dell’area che si trova al di sotto della ferrovia venerdì sera si sono riuniti nel Cdz (Comitato di zona, organismo di raccordo fra abitanti e amministrazione comunale) per discuterne. Una manciata, per la verità i presenti - le alte temperature e la stagione di vacanza devono avere scoraggiato la partecipazione- che hanno affrontato i punti all’ordine del giorno. Il presidente Alessandro Baraglia (che è nel Cdz con Linda Rossi vicepresidente, Celeste Folini, Nicola Del Barba e Igino Gusmeroli) ha riportato le risposte scritte del sindaco Ruggeri alla richiesta di maggiore sicurezza e pulizia nei parchi gioco e nelle aree verdi. Sotto accusa, infatti, l’incuria e il mancato controllo degli spazi frequentati dai più piccoli.
Nei mesi scorsi, si ricorderà, il Cdz aveva segnalato in occasione di una festa fra bambini il ritrovamento di una siringa al parco “La chiocciola”. Rispetto a quest’area che gli abitanti hanno chiesto anche di recintare, il primo cittadino ha rimarcato come la delimitazione de “La chiocciola” sia stata «oggetto di intervento anni fa su segnalazione del sottoscritto in qualità di capogruppo di opposizione, poi condivisa dall’allora maggioranza, sarà pertanto nostra cura verificare tutti i cancelli nella speranza di sostituirli quando possibile con un sistema di chiusura non tramite maniglia. Sul rinvenimento di una siringa - le parole di Ruggeri - è ovvio che la cosa non faccia piacere a nessuno, ma è altrettanto vero che queste situazioni sono difficilmente prevedibili. Con la sistemazione delle telecamere nei parchi forse queste situazioni potranno quantomeno essere perseguite». Gli occhi elettronici, in base alle intenzioni del Comune, saranno disseminati in diverse aree verdi della città e delle frazioni.
Il Comitato ha poi accennato alla questione della sicurezza sul torrente Bitto in seguito al caso di poche settimane fa quando un quindicenne di origini nigeriane residente a Talamona è stato vittima di un grave infortunio dopo un tuffo alle pozze del Bitto. Una situazione difficile da controllare, soprattutto perché si tratta di un corso d’acqua non balneabile, ma che, come accade in tutti gli altri torrenti del Morbegnese, d’estate è comunque frequentato da chi è in cerca di refrigerio.
Presente alla serata, il consigliere di maggioranza Giorgio Ciapponi ha proposto di valutare l’installazione «di defribrillatori, magari nei pressi della passerella del Bitto, sebbene si tratti di strumenti gestibili solamente da esperti e a rischio di vandalismi in una zona di questo genere, oppure - ha aggiunto - si potrebbe pensare di intensificare la cartellonistica di avvertimento già esistente».
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