Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 25 Maggio 2017
Morbegno, marito geloso accoltella la ex
Condannato a più di cinque anni
Il rito abbreviato gli ha concesso un super sconto di pena. L’uomo, in carcere, doveva rispondere di tentato omicidio davanti ai figli.
Tentato omicidio pluriaggravato. Con questa pesante accusa un marocchino del ’76, in carcere da poco più di un anno, è stato condannato ieri con rito abbreviato a 5 anni e 5 mesi e 10 giorni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e di una provvisionale di 25 mila euro da versare alla sua vittima, l’ex moglie, che ora avrà la facoltà di chiedere il risarcimento che le spetta in un processo civile.
Ma forse alla donna interessa di più lasciarsi alle spalle quest’incubo iniziato anni fa e culminato 12 mesi or sono con un’aggressione in casa che l’ha sfigurata al volto e nell’anima.
L’ex marito, geloso da morire, da tempo la perseguitava con telefonate minacciose durante le quali non faceva mistero di volerla veder morta. Lo scorso anno, lui si era trasferito da un mese in Marocco, lei era rimasta a Morbegno con i 5 figli, tutti minorenni. L’ex marito, però, non si rassegnava all’idea che la donna potesse rifarsi una vita, tantomeno frequentare locali pubblici, come gli era stato riferito da alcuni connazionali e così è rientrato in Italia, in Valtellina, per darle “una lezione”.
Armato di un coltello di 30 centimetri, il 22 maggio dello scorso anno, si è presentato a Morbegno nel suo ex appartamento ed ha atteso che la ex moglie rientrasse con i figli al seguito per aggredirla. I fendenti hanno raggiunto la donna in diverse parti del corpo: due ferite al volto - sulla fronte e su uno zigomo - le hanno lasciato cicatrici permanenti, mentre sul torace, il colpo ricevuto per poco non la fa stramazzare a terra.
La donna non è riuscita a difendersi, ma ha urlato con tutto il fiato in gola per chiedere aiuto e una vicina di casa coraggiosa che non si è fatta gli affari suoi (meriterebbe un premio) ha subito dato l’allarme chiamando i carabinieri. L’arrivo sul posto delle forze dell’ordine ha permesso di evitare il peggio. Il marocchino nelle sue deliranti telefonate aveva apertamente avvisato l’ex moglie di volerla uccidere, prima però l’avrebbe sfregiata. Per fortuna è stato fermato in tempo e non è riuscito a completare il disegno omicida. L’udienza di ieri davanti al giudice Fabio Giorgi era a porte chiuse e con rito abbreviato, rito scelto dall’imputato proprio per beneficiare dello sconto di un terzo della pena.
Il pubblico ministero ha posto l’accento sulle aggravanti di questo delitto: i futili motivi che hanno spinto l’uomo all’aggressione (addirittura se l’era presa con l’ex moglie perchè non gli avrebbe restituito del denaro che la donna ha utilizzato per mandare avanti la famiglia), il fatto che l’aggressione è avvenuta davanti ai figli minorenni e non da ultimo che le lesioni riportate dalla donna le lasceranno per sempre il segno di quella furia omicida. L’uomo è stato condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il giudice si è riservato di depositare le motivazioni entro i prossimi due mesi.
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