Morbegno: gli alpini ricordano i caduti in Russia
È sicuramente uno degli appuntamenti legati alla storia più sentiti in città quello che si tiene con cadenza annuale al tempietto degli alpini per la celebrazione di Warwarowka e Nikolajewka. Così Morbegno sabato sera ha ricordato l’82esimo anniversario di tutti i caduti della campagna di Russia e tutte le guerre.
L’Ana, Associazione nazionale alpini, ha dato vita alla tradizionale ricorrenza di quella tragedia che è la guerra, quella raccontata dalle storie dei reduci della Campagna di Russia che portò un’intera generazione di soldati a soccombere al rigore dell’inverno. La suggestiva manifestazione, che quest’anno è stata anticipata di qualche ora per consentire maggiore partecipazione, è stata seguita dai cittadini, dagli alunni della primaria Damiani e dalle autorità dapprima riuniti nell’ammassamento in piazza Mattei dove c’è stato l’ alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei Caduti, quindi il corteo con la fiaccolata verso il tempietto votivo dove si è tenuto il commovente rito di sempre.
Presenti il sindaco Patrizio Del Nero e al la vice sindaco Anna Gusmeroli, il sindaco di Albaredo Matteo Del Nero, il maggiore Marco Issenman comandante compagnia carabinieri di Sondrio, il capitano del corpo della Croce rossa di Sondrio Fausto Giugni e il luogotenente dei Carabinieri di Morbegno Antonio Sottile. Insieme a loro le autorità militari: il comandante del 5° Reggimento colonnello Riccardo Venturini, il comandante del Battaglione Morbegno tenente colonello Federico Vaia. Quindi l’arciprete monsignor. Giuseppe Longhini e il cappellano sezionale frate Mario Bongio con il presidente sezionale alpini Gianfranco Giambelli, il presidente della sezione di Colico Stefano Foschini, il presidente della Sezione di Lecco Emiliano Invernizzi e il vice presidente della Bassa Valle e segretario Riccardo Canclini, il Coro Tempo Di Gioia, la Filarmonica di Morbegno.
Il portavoce della sezione morbegnese Guido Luicchina ricordano la commemorazione dei nostri caduti ha voluto rimarcare l’importanza del luogo in cui si è tenuta, il tempietto «al quale tutti noi siamo affezionati» oggetto di una raccolta fondi per il rifacimento della sua copertura lanciata proprio dagli alpini che a breve ne daranno conto, «una manutenzione urgente- ha detto Lucchina- e una raccolta che ha avuto successo e ha visto una grande partecipazione. Questo coinvolgimento di così tante persone è la prova non solo della fiducia che è stata tributata agli alpini ma anche dell’affetto che lega la comunità al tempietto. Dobbiamo essere orgogliosi di avere il tempietto che mantiene vivo il ricordo e l’insegnamento di tutti coloro che hanno dato la vita per la nostra patria. Le offerte sono pervenute non solo da diversi gruppi alpini del nostro mandamento e della provincia ma anche, e soprattutto, dagli enti privati e dalle tante persone che hanno risposto subito, spesso accompagnando il gesto con il ricordo dei proprio cari. Ci ha commosso leggere pensieri “in memoria del papà Alpino.”»
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