Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 20 Dicembre 2023
Morbegnese in arresto per pedopornografia. Maxi inchiesta nazionale
In cella a Sondrio L’operazione ha impegnato circa 200 agenti della Polizia postalein 38 province italiane L’operazione ha impegnato circa 200 agenti della Polizia postale in 38 province italiane
La notizia era trapelata in Valtellina già una settimana fa e pubblicata proprio su queste colonne, perché l’arresto di un morbegnese sui 50 anni risale a martedì scorso. E ieri la Polizia postale di Venezia ha fornito maggiori dettagli relativamente all’operazione che ha portato all’arresto di 28 persone in flagranza di reato e alla denuncia di altre 28, in 38 province italiane, per la detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico.
L’operazione, diretta dalla Procura della Repubblica della città veneta tramite il Centro nazionale del contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), ha impegnato circa 200 agenti della Polizia postale, che ha inoltre eseguito 51 decreti di perquisizione. Gli arresti sono stati tutti convalidati e sono state operate 19 misure cautelari. Gli indagati hanno tra i 16 e 73 anni.
Nel corso dell’indagine, condotta per oltre sei mesi dagli agenti sotto copertura su una piattaforma di messaggistica, sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali, all’interno dei quali erano presenti utenti di tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori.
Gli “undercover” veneti hanno richiesto e ottenuto 59 decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti di altrettanti utenti italiani, appartenenti dalla “community” internazionale di pedofili. Altre centinaia di utenti esteri, sia europei che extraeuropei, sono stati segnalati dalla Cncpo agli Stati interessati attraverso i canali di cooperazione internazionale di polizia.
Nelle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici con decine di migliaia di file pedopornografici, che saranno oggetto di ulteriori analisi per individuare eventuali altri utenti.
Gli arresti sono state eseguiti, oltre che in quella di Sondrio, anche nelle province di Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli, Pavia, Perugia, Roma, Venezia, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona. Le perquisizioni, invece, sono state svolte a Bari, Campobasso, Rovigo, Perugia, Cremona, Milano, Torino, Verona, Catania, Roma, Trapani, Caserta, Napoli e Parma.
Per quanto riguarda l’arrestato morbegnese, le poche informazioni trapelate già la settimana scorsa hanno permesso di sapere che è stato fermato dagli agenti della Postale di Venezia, che non hanno richiesto il supporto dei colleghi della Questura di Sondrio, mentre si trovava in auto e poi condotto nel carcere del capoluogo valtellinese. Non si sa cosa sia accaduto dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto, effettuato per rogatoria in Tribunale a Sondrio.
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