Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 12 Maggio 2016
«Melloblocco, troppi disagi: serve un ticket»
Il sindaco di Valmasino lancia una proposta provocatoria. Gli organizzatori: «Così si snatura lo spirito dell’evento»
«Purtroppo nessun ente sovracomunale sembra essere interessato a contribuire a un evento che ha assunto dimensioni tali da non potere essere gestito dal solo Comune. La Valmasino non è attrezzata ad accogliere 8mila persone in un colpo solo. Se si paga per la maratona di New York, ma anche per il trofeo Vanoni di Morbegno allora perché non fare pagare anche per il Mellobocco, in modo da garantire una migliore accoglienza e razionalizzazione?». La proposta, che è anche una provocazione, arriva dal sindaco Domenico Iobizzi, dopo la chiusura, positiva con il record dei 2.800 iscritti , della tredicesima edizione del Melloblocco, il più grande raduno - che si è tenuto dal 5 all’8 maggio - di bouldering del mondo, l’arrampicata fatta senza corde e a mani nude per scalare i blocchi di sasso e sotto un materasso in caso di caduta. Un’idea che, però, non è condivisa dal presidente del comitato organizzatore del Melloblocco, Giacomo Sertori: «Comprendo le critiche del Comune che ringraziamo per il sostegno alla manifestazione, ma il Melloblocco è un raduno destinato a un target giovane che ha disposizione un budget limitato e già paga una quota di iscrizione, pensare di monetizzare l’evento significherebbe snaturare lo spirito con il quale è nato - dice Sertori-. Inoltre ipotizzando di fare pagare una cifra aggiuntiva agli sportivi, quale formula si dovrebbe applicare a chi arriva in valle solo per assistere all’iniziativa?».
La riflessione del sindaco di Valmasino deriva dal bilancio della quattro giorni che «si è portata dietro anche sporcizia, campeggio abusivo, macchine parcheggiate in ogni buco, anche a due passi dal Sasso Remenno, sopra una roccia. L’ evento è andato bene sotto il profilo sportivo e ne siamo molto felici - afferma il sindaco - però c’è l’altra faccia della medaglia che mette a nudo le difficoltà di un piccolo territorio che non viene sostenuto da nessun ente extracomunale nella gestione di eventi di questa portata».
Fra le problematiche, quella dei parcheggi, pur chiudendo un occhio per non compromettere la manifestazione, il Comune ha elevato 20 sanzioni per divieto di sosta in Valmasino e 11 in Val di Mello (da 111 euro l’una). Poi c’è la questione campeggio libero «le tende abusive erano in ogni angolo. Questo non fa certo bene al turismo della vallata. E, infine, c’è l’inciviltà di molti che hanno usato la vallata come pattumiera a cielo aperto».
Sottolineature che Sertori non nega, «per questo ogni anno puntiamo a migliorare anche gli aspetti collaterali a quelli sportivi – precisa -. Il Melloblocco è atteso ogni anno da tutti gli operatori turistici che tirano il fiato dopo la stagione invernale che da noi è praticamente morta. Per rimediare alla sosta abbiamo transennato le aree destinate a parcheggio, che sono state coordinate a dovere dalla protezione civile, abbiamo affisso il divieto di camping fuori dai campeggi, di più non possiamo fare, l’aspetto sanzionatorio è in mano al Comune. Se dobbiamo migliorarci però non lo faremo imponendo un obolo da versare per valicare i confini della valle, che sono liberi. Inoltre i ragazzi pagano già 15 euro per il sacco gara e il Melloblocco è un raduno non una sfida olimpica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA